Ad Haiti, a seguito del terremoto del 2010 e dei recenti disordini politico-militari, i diritti dei bambini vengono quotidianamente calpestati. Le loro condizioni di vita sono inaccettabili: un’infanzia negata senza accesso al cibo, all’acqua potabile e alle strutture sanitarie.
A causa dell’attuale situazione del Paese, con malnutrizione, epidemie, carenza di cibo, acqua contaminata e assistenza medica inadeguata, sempre più bambini vengono abbandonati e privati della loro infanzia.
A Wharf Jérémie, uno dei quartieri più poveri e bisognosi della capitale Port-au-Prince, l’estrema povertà rende difficile per le famiglie far fronte a tutte le esigenze quotidiane. La violenza e la disperazione alimentano l’insicurezza, i diritti dei bambini vengono costantemente negati, le case sono baracche di lamiera e cartone, l’aria irrespirabile.
In questa enorme discarica a cielo aperto, non c’è luce, non ci sono servizi igienici e per le strade scorrono fiumiciattoli maleodoranti di rifiuti e sporcizia. Qui i bambini hanno bisogno di tutto: cibo, acqua, cure mediche e supporto psicologico. Proprio in questa bidonville, Cesvi ha creato una delle sue Case del Sorriso per svolgere attività di nutrizione, sicurezza, protezione, educazione e formazione in grado di garantire il benessere fisico e psichico di 300 bambini. È importante che questi bambini vadano a scuola anche per superare il trauma ancora vivo del sisma e del recente uragano, delle perdite subite e del disagio di vivere in una tendopoli. Per loro la Casa del Sorriso rappresenta uno spazio amico, una luce nell’oscurità che li accompagna verso un domani di autonomia e riscatto.
Un sogno per Christella
Christella vive a Wharf Jérémie, alla periferia di Port-au-Prince, in una baracca fatta di stracci e lamiere che lei chiama “casa”. È magra e respira a fatica a causa di una forte asma provocata dall’aria inquinata da plastiche bruciate e fogne a cielo aperto. Il suo viso sporco e i suoi abiti laceri raccontano di una disperazione che alla sua età non si dovrebbe conoscere. Eppure, il suo cuore custodisce un sogno.
Traspare dai suoi occhi, nonostante tutte le fatiche di chi conosce bene la fame e la povertà. Il suo sogno è che prima o poi qualcosa possa cambiare. Da qualche tempo, qualcosa nella sua vita sta davvero cambiando, perché gli operatori del Cesvi si stanno prendendo cura di lei, di sua sorella e di sua mamma.
Nella Casa del Sorriso Christella ha finalmente la possibilità di ricevere cure mediche, cibo, supporto psicologico e attività scolastiche. Da grande vuole fare la maestra e adesso ha ritrovato fiducia e speranza in un futuro migliore.