Il Sudafrica è il Paese con il più alto numero di casi di violenza sulle donne a livello mondiale. Mediamente uno ogni 6 ore. La violenza sulle donne è frutto del degrado portato dalla povertà e dalla mancanza di servizi e infrastrutture.
In Sudafrica il 40% degli uomini ha picchiato la propria compagna e un uomo su 4 ha commesso un reato sessuale. Anche se solo il 2% sporge denuncia, la violenza contro le donne è un fenomeno in continua crescita e addirittura un quarto delle donne ha subito percosse o molestie.
In Sudafrica, migliaia di madri giovanissime, subiscono violenze inaccettabili dai loro mariti e compagni. Ferite e scoraggiate, non hanno quasi mai la forza di fuggire, perdendo a poco a poco la voglia di vivere.
Questa diffusa e insensata violenza sulle donne è causata soprattutto dalla povertà. Le donne non hanno istruzione, non hanno un lavoro e dipendono completamente dai loro mariti. Per questo, anche se vengono picchiate e abusate rimangono con loro, perché non hanno niente.
Nel 2007 il Cesvi ha creato la Casa del Sorriso per donne e bambini nella baraccopoli Philippi a Cape Town.
Si tratta di un centro di accoglienza residenziale che fornisce alle donne assistenza psicologica e formazione professionale e ai bambini scuola, cibo e cure. La casa, gestita in collaborazione con l’associazione locale Sizakuyenza, è l’unica struttura all’interno di questa bidonville in grado di dare accoglienza alle donne vittime di violenza domestica e ai loro figli.
All’interno si svolgono attività di formazione e di assistenza medica e psicologica, mentre altri servizi collaterali sono forniti da enti esterni presso i quali le donne vengono accompagnate. Ad esempio, vi è un ambulatorio collegato alla struttura che riceve ogni giorno tra le 5 e le 20 persone offrendo sostegno medico e psicologico. È aperto al pubblico e offre gratuitamente supporto in merito all’Aids (compreso il test HIV), alla violenza domestica e a ogni altra forma di violenza sulle donne e sui bambini. Nella Casa è offerto anche un servizio di assistenza legale e di orientamento per problemi sociali o sanitari (alcolismo, droga etc.).
Nicoli ha sconfitto la violenza
Nicoli a 4 anni è stata affidata ad una nuova famiglia. Si è trasferita a Cape Town e lì ha iniziato la sua storia di povertà, violenze e dolore. Un uomo della sua famiglia adottiva ha abusato di lei molte volte. A 11 anni è passata da un orfanotrofio all’altro, finché ha deciso di scappare.
Ha iniziato a vivere per strada dove ha conosciuto alcool, droga e miseria. Dopo anni allo sbando, ha provato a tornare in famiglia, trovando solo altre violenze. Suo cugino l’ha violentata e picchiata più volte, così, ancora ragazzina, è scappata di nuovo. A 21 anni ha conosciuto il padre dei suoi figli ed è andata a vivere con lui. Poco dopo, anche il suo compagno ha iniziato a farle violenze psicologiche e fisiche e Nicoli è stata costretta a fuggire.
Finalmente, dopo mesi passati in strada con i suoi bambini, un incontro le ha cambiato la vita per sempre. Un’assistente sociale l’ha portata nella Casa del Sorriso, dove ogni giorno riceve cure e amore. Oggi Nicoli non è più schiava della paura, si sente una donna fiera e sta frequentando un corso per diventare infermiera, la sua grande passione. Come lei stessa dice: “Le persone buone esistono. E l’aiuto di queste persone ti può portare ovunque”.