Zimbabwe: la scommessa delle arance di Maramani

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Coface aderisce al progetto di sviluppo socio-economico a favore di 200 produttori agricoli.

 

Nella zona più povera e semiarida dello Zimbabwe, il distretto di Beitbridge, la coltivazione degli agrumi può rappresentare una svolta per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni rurali.

Proprio qui, con il sostegno della Commissione Europea, Cesvi ha avviato un progetto a favore della comunità rurale di Maramani che punta a introdurre la coltivazione delle arance e a favorirne la commercializzazione in ambito locale e nazionale.

Un vero business plan che include l’installazione di un sistema d’irrigazione a pivot di 60 ettari, un centro di formazione, acquisto di attrezzature agricole, un trattore e una recinzione per proteggere gli aranceti dalla fauna selvatica (principalmente elefanti).

Il progetto si svolge in partnership con aziende del settore privato che forniscono il supporto tecnico durante tutte le fasi di lavorazione: dalla preparazione dei terreni alla cura delle piante, fino alla raccolta delle arance e alla commercializzazione.

A questa sfida ambiziosa aderisce Coface, leader mondiale nell’assicurazione dei crediti che  in tutto il mondo supporta le imprese nello sviluppo del loro business. L’azienda ha deciso di sostenere con un importante contributo questo progetto di sviluppo socio-economico in Zimbabwe e, nel mese di dicembre, ha organizzato una “settimana della responsabilità sociale d’impresa” dedicando un’intera giornata al Cesvi. Nell’occasione è stato presentato il progetto delle arance di Maramani, che andrà a sostegno di 200 produttori agricoli e delle loro famiglie.

Un impegno che si inserisce all’interno del programma dell’associazione Coface Trade Aid, che da 10 anni promuove iniziative sociali a sostegno dello sviluppo economico e comunitario nei Paesi emergenti.

 

Foto di Fulvio Zubiani