In Zimbabwe Cesvi lavora soprattutto per aiutare i bambini rimasti orfani a causa dell’Aids e sostenere le famiglie dei distretti più poveri.

Si stima che più del 15% dei bambini sotto i 15 anni siano bambini orfani. Quasi l’80% dei bambini ha perso entrambi i genitori a causa dell’Aids e la maggior parte di questi sono sieropositivi.


Nelle aree rurali del Paese, caratterizzate da forte povertà, la diffusione dell’Aids ha stravolto il nucleo primario e fondamentale della vita comunitaria: la famiglia.

A causa dell’Aids le famiglie si sono allargate, accogliendo tra i loro membri sia le vittime indirette del virus, gli orfani, sia i tanti malati che hanno perso la propria autonomia con il progredire della malattia, quando la stigmatizzazione non li lascia ai margini. Così facendo, però, le famiglie sono costrette a risparmiare sull’istruzione dei figli e a ridurre il consumo di cibo fino ai limiti della sopravvivenza.  Di conseguenza, a molti bambini e orfani non resta altra alternativa se non la strada.

Per tale ragione, Cesvi ha creato e gestisce ad Harare, la capitale, una Casa del Sorriso che li accoglie e sostiene. La Casa rappresenta per loro una possibilità concreta di salvezza dalla strada e di riscatto: un luogo dove accedere a cibo, cure mediche, servizi igienici e dove frequentare corsi di formazione e laboratori artistici.