Essere genitori è un’esperienza entusiasmante, ma non certo semplice.

Alcuni comportamenti adottati nei confronti dei figli, anche se in apparenza innocui, sono all’origine di conseguenze più grandi di quanto si possa immaginare.


Il Decalogo stilato da Cesvi grazie alla collaborazione degli psicologi dell’Associazione Bambini nel Tempo aiuta i genitori a riconoscere ed evitare i comportamenti che possono compromettere il sano sviluppo dei figli. Lo fa utilizzando un linguaggio semplice e chiaro, alla portata di tutti i genitori.

Alcuni dei comportamenti individuati (1-6) rappresentano caratteristiche del rapporto genitori-figli portate all’eccesso o del tutto assenti.

I restanti (7-10) sono invece esperienze tossiche per i bambini che i genitori dovrebbero evitare totalmente.

Ciascuno dei comportamenti ha conseguenze specifiche sulla salute fisica e/o psichica dei bambini che li subiscono. In generale, tutte le forme più o meno gravi di maltrattamento infantile hanno effetti negativi, che si possono manifestare in modo anche simile tra loro e che sostanzialmente si traducono nello sviluppo di emozioni e comportamenti caratterizzati da:

Rabbia – Il bambino percepisce il mondo come un ambiente ostile da cui difendersi con aggressività, distruttività, iperattività, violenza.

Paura – Il bambino percepisce il mondo come un ambiente ostile da cui difendersi con atteggiamenti di passività, “ritiro”, sottomissione, perché si sente vulnerabile e impotente.

Isolamento – Il bambino percepisce il mondo come un ambiente ostile da cui distaccarsi sognando a occhi aperti e cercando il più possibile di essere “assente”, invisibile.

Instabilità – Il bambino percepisce il mondo come una realtà instabile in cui “non si sa mai se arriverà qualcosa di bello o di brutto”. Di conseguenza, manifesta improvvisi e repentini cambiamenti nell’umore o nel rendimento scolastico.

Svalutazione di sé – Il bambino continua a ripetersi “sono stupido, sono incapace, non riesco…”, “il mondo non mi ama…”, “è colpa mia…” producendo di sé l’immagine di un soggetto perdente e inadeguato.

Se ti accorgi di mettere in atto, nei confronti dei tuoi figli, uno o più dei comportamenti descritti nel Decalogo, non avere timore di rivolgerti a un professionista per chiedere aiuto. Ci sono tante figure professionali di supporto su cui puoi contare: assistenti sociali, psicologi, esperti in relazioni familiari e in maltrattamento, o gruppi di auto-aiuto.

 

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