Shashe è una località nel sud dello Zimbabwe, dove la popolazione è molto povera e i genitori non solo non hanno le risorse per sfamare i loro bambini, ma spesso sono costretti ad allontanarsi da loro per cercare lavoro in territori più fertili.

Oggi per queste famiglie c’è una nuova speranza: un progetto concreto e di lunga prospettiva che sta dando vita a un aranceto coltivato e curato direttamente da loro, con l’aiuto di volontari ed esperti. L’area interessata è di 90 ettari, dotata di un nuovo sistema di irrigazione, e vede il coinvolgimento di 200 agricoltori.

La possibilità di commercializzare e vendere le arance, garantita dai partner locali, permette la continuità del lavoro, che si traduce in un reddito sicuro e rompe per sempre il ciclo della fame e della povertà. Oltre alla coltivazione delle arance, gli abitanti di Shashe hanno la possibilità di produrre anche altri frutti e ortaggi, fondamentali per il sostentamento quotidiano della famiglia. Mentre i bambini possono finalmente andare a scuola.