Il 5 giugno si celebra il World Environment Day, sancito dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 15 dicembre 1972 per ricordare la prima Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente, tenutasi a Stoccolma nel giugno dello stesso anno.

In questa occasione venne adottata la Dichiarazione di Stoccolma che stabilì i 26 principi sui diritti e le responsabilità dell’uomo in relazione all’ambiente.


Negli anni l’obiettivo della Giornata è stato quello di “dare un volto umano alle questioni ambientali, facendo sì che le persone diventino agenti attivi dello sviluppo equo e sostenibile; accrescere la consapevolezza che le comunità sono di importanza fondamentale per il cambiamento dell’atteggiamento riguardo le questioni ambientali; promuovere partnership che garantiranno a tutte le nazioni e popolazioni un futuro sicuro e prospero”- ha dichiarato l’ONU Italia.

Nel 2016 il tema “Go Wild for Life” ha richiamato l’attenzione sul commercio illegale di animali selvatici, che distrugge la biodiversità, mette a repentaglio la sopravvivenza di elefanti, rinoceronti, tigri e moltissime altre specie animali causando danni anche all’economia, favorendo il crimine organizzato e incrementando la corruzione.

La salvaguardia dell’ambiente è al centro dell’Agenda 2030 che dedica uno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), il numero 15, a questo tema: “Proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e invertire il degrado dei suoli e fermare la perdita di biodiversità”.