Accademia Carrara al fianco dell’Ucraina insieme a CESVI

Bergamo(BG) dal 14/04/2023 al 04/06/2023

L’iniziativa di Accademia Carrara: dal 14 aprile al 4 giugno 2023 due angeli di Franciszek Oledzki dal Museo di Leopoli in mostra e una raccolta fondi a favore di CESVI.

Un impegno, a favore della pace, quello di Accademia Carrara che ha fortemente voluto il prestito concesso da Galleria Nazionale d’Arte di Leopoli e che vede protagoniste due sculture lignee di Franciszek Oledzki (Lviv, circa 1745 – 1792). Le sculture raffigurano due angeli che, oltre a essere significative testimonianze dello stile e della produzione dell’artista, raccontano la vicenda di due opere scampate alla distruzione che la guerra porta con sé. Due angeli come messaggeri di luce e allo stesso tempo guerrieri celesti secondo le parole di Taras Voznyak, direttore Galleria Nazionale d’arte Lviv, presente a Bergamo.

La conservazione del patrimonio storico artistico durante i conflitti così come il valore universale e pacifico dell’arte e della cultura sono alla base del progetto LEOPOLI QUI un progetto con il patrocinio di Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, MIUR Ministero dell’Universita e della Ricerca, Ambasciata d’Italia Kiev, Ambasciata d’Ucraina nella Repubblica Italiana e Istituto Italiano di Cultura di Kiev. LEOPOLI QUI è un’occasione per ribadire non solo la vicinanza al popolo ucraino ma anche il ruolo della cultura come strumento di conoscenza, di scambio, solidarieta e di cooperazione internazionale. La collaborazione i due musei ha preso avvio gia nel 2020 quando Accademia Carrara ha dato un supporto concreto nelle operazioni di messa in sicurezza della collezione di Galleria Nazionale d’Arte, operazioni rese necessarie dallo scoppio del conflitto.

Accademia Carrara ha poi reso ancora più forte il suo impegno per la pace decidendo di  trasformare LEOPOLI QUI anche in azioni concrete attraverso il sostegno con una raccolta fondi a favore di CESVI, Fondazione bergamasca tra le prime a intervenire in Ucraina dallo scoppio del conflitto. La raccolta fondi è destinata ai tanti progetti di supporto alla popolazione ucraina, in particolare a Child Safe Space per l’aiuto psicosociale di adulti e bambini. L’invito alla donazione è libero e semplice: bastera inquadrare un QR code. 

Siamo grati ad Accademia Carrara per aver scelto di essere al nostro fianco per sostenere il popolo ucraino, che da oltre un anno resiste e combatte una guerra atroce che sta mietendo vittime e seminando dolore. Siamo convinti che l’arte sia uno strumento estremamente potente per risvegliare le coscienze, leggere la realta e donare un segno di speranza per una pace che tutti ci auguriamo. Il sostegno di un’istituzione di tale prestigio come Accademia Carrara ci rende orgogliosi e acquisisce un significato ancora più forte perché viene da Bergamo, la citta in cui CESVI è nata e alla quale è stata vicina in questi difficili anni a causa della pandemia, e che ha stretto un legame speciale e doloroso con l’Ucraina, in particolare la citta di Buča diventata emblema del sanguinoso conflitto in Ucraina. Noi di CESVI non ci siamo mai arresi e continuiamo con i nostri progetti a rimanere al fianco del popolo ucraino per ricostruire non solo ciò che è stato distrutto nelle citta e nei piccoli paesi, ma anche per “ricostruire la vita” delle persone e contribuire alla rinascita di un grande Paese” ha dichiarato Gloria Zavatta, Presidente CESVI.

LEOPOLI QUI. La Cultura della Pace con il patrocinio di Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, MIUR Ministero dell’Universita e della Ricerca, Ambasciata d’Italia Kiev, Ambasciata d’Ucraina nella Repubblica Italiana, Istituto Italiano di Cultura di Kiev.

Main partner: Societa Legnami Paganoni, ICRO– COATING WITHINNOVATION, Fondazione Banca Popolare di Bergamo. Partner: Confindustria Bergamo, Confindustria Bergamo Servizi innovativi e tecnologici, Eurotarget Incentive, Mondialpol, Dussmann Service, Nuova CPA, Sistel, ASB BROKER, CONLABORA, RESSOLAR, Fra.mar, Pide, Qintesi.

A sostegno di Cesvi.

Foto di Antonio Cadei