IWBank con Cesvi

Milano dal 31/05/2013 al 31/05/2013

 

Venerdì 31 maggio 2013 (ore 14.30 -17.30) IWBank apre le porte ai figli dei dipendenti, che avranno la possibilità di visitare il luogo di lavoro dei propri genitori e trascorrere un pomeriggio insieme all’insegna del divertimento. Non mancherà qualche momento di carattere educativo.  La giornata vuole ricordare che lavoro e famiglia possono essere conciliabili rendendo i più piccoli partecipi della quotidianità dei genitori efavorendo un’esperienza di scambio e condivisione.

IWBank ha scelto la Cesvi come partner ufficiale di questa iniziativa per porre al centro la solidarietà internazionale e unire ai momenti più ludici alcuni spunti di riflessione.

In particolare, verrà sostenuta la campagna Cesvi Stop Child Labour – School is the best place to work,che ha l’obiettivo di combattere contro lo sfruttamento del lavoro minorile in tutto il mondo e di sensibilizzare i giovani italiani ed europei su questo tema.

Molte le attività in programma: visita guidata all’azienda, truccabimbi e animazione, giochi e magie di carattere fantasioso e comico per i più piccoli, giochi d’epoca che ben si prestano al coinvolgimento dei genitori e dei ragazzi più grandi. L’iniziativa “1 click, 1 right” consisterà in un piccolo set con la fotografa Emanuela Colombo: qui i bambini potranno scattare una foto ricordo con i loro genitori e ad ogni “click” appenderanno a un albero un oggetto simbolo di un diritto dell’infanzia e dell’adolescenza, fino a costruire tutti insieme “l’albero dei diritti” che poi verrà donato all’azienda come ricordo della giornata.

A cornice dell’evento, la mostra fotografica “Workers, storie di infanzia negata” di Cristina Francesconi.

La Campagna Stop Child Labour -School is the best place to work, promossa da Cesvi e dal network europeo Alliance2015 con il sostegno della Commissione Europea, vuole sensibilizzare e educare la società civile sui temi dello sfruttamento del lavoro minorile in Italia e nel mondo, dei diritti dell’infanzia e dell’importanza dell’educazione come “soluzione” al problema, affermando che “la scuola è il miglior posto in cui lavorare”.

Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) sono ancora 215 milioni i minori sfruttati al mondo e la metà di questi è coinvolta nelle forme peggiori come lo sfruttamento sessuale e il traffico illegale. Anche in Italia la situazione è preoccupante: secondo l’ISTAT, lavorano 144.000 bambini tra i 7 e i 14 anni e di questi 31.500 sono da considerarsi veri e propri casi di sfruttamento, mentre per l’Ires – CGIL la cifra è di 400 mila bambini.

L’evento è promosso da Corriere Economia. Cesvi ringrazia IWbank per il coinvolgimento in questa bella iniziativa.

Grazie anche a Laura Berni di Lascia la scia, al Vecchio Tagliere di Zanica (BG) e al Clown Albicocco per la collaborazione.