Colpo di Stato in Zimbabwe

La Casa del Sorriso di Cesvi ad Harare, Zimbabwe. Foto di Roger Lo Guarro.

Il 15 novembre l’esercito ha preso il potere ad Harare, capitale dello Zimbabwe, in quello che è stato definito dai media internazionali un “colpo di Stato” contro il presidente Robert Mugabe.

Loris Palentini, Head of Mission di Cesvi in Zimbabwe, fornisce una testimonianza sulla situazione nel Paese: «Al momento, la situazione è stabile. Il bollettino ufficiale dell’United Nations Department of Safety&Security, diffuso giovedì, ha riportato una situazione di assoluta tranquillità. Finora, non sono stati registrati episodi di violenza o tensioni. Ai posti di blocco normalmente presenti nel Paese, la polizia è stata sostituita dall’Esercito, che, in base alle ultime notizie circolate in Zimbabwe e sui media internazionali, sembra aver assunto il controllo. L’aeroporto – prosegue Palentini – è aperto e risulta regolarmente in funzione, non ci sono limitazioni alla circolazione e, dopo una giornata di chiusura di uffici, scuole, ambasciate e strutture pubbliche, le attività sono riprese regolarmente. Per gli spostamenti nei centri urbani, e in generale sul territorio, è consigliabile solo portare sempre con sé i documenti d’identità».

Cesvi è presente da diversi anni in Zimbabwe con progetti di lotta alla fame, contrasto all’HIV e sicurezza alimentare. Nel 2011, l’Ong ha attivato un progetto che ha portato alla creazione di un aranceto in una zona originariamente desertica e improduttiva, a Shashe, nel distretto di Beitbridge, al confine con Sudafrica e Botswana. Nella capitale Harare si trovano gli uffici dello staff Cesvi dove lavora anche Loris Palentini.

«Ad Harare la situazione è tranquilla. I mezzi dell’Esercito presidiano ancora alcune strade, nelle immediate vicinanze di edifici governativi. Data la vicinanza ad aree centrali della città, per semplice precauzione, abbiamo disposto temporaneamente la chiusura della Casa del Sorriso di Cesvi ad Harare, ma contiamo di riaprire già nella giornata di venerdì. Attendiamo di conoscere gli sviluppi futuri di questa nuova situazione.»

 

Nella foto: Casa del Sorriso di Cesvi ad Harare, Ph. Roger Lo Guarro.