Emilia-Romagna: insieme per ricostruire la speranza

Le emergenze climatiche si susseguono senza sosta colpendo ormai qualsiasi area del pianeta. Anche il nostro Paese: dall’inizio del 2023 l’Italia ha registrato 500 eventi climatici estremi, il 64% in più dell’anno precedente. Tra questi la devastante alluvione in Emilia-Romagna, che ha causato lo sfollamento di 36mila persone e 15 morti: su un territorio di 16mila chilometri quadrati si sono riversati 4,5 miliardi di metri cubi d’acqua, una quantità mai vista prima in Italia. I danni economici ammontano a diversi miliardi di euro, oltre 70.300 sono gli edifici danneggiati o distrutti. La risposta che abbiamo portato, grazie alla generosità di tanti, è stata ancora una volta rapida e puntuale.

Noi di CESVI infatti, come accadde per il terremoto del 2012, ci siamo attivati immediatamente per supportare la popolazione colpita e garantire aiuto ai più vulnerabili. Per questo abbiamo contattato subito associazioni e cooperative sociali locali che si occupano di protezione delle categorie fragili, in particolare bambini, adolescenti e mamme sole, per offrire il nostro supporto e far partire immediatamente la macchina della ricostruzione.

Grazie al supporto di molti donatori privati e di aziende abbiamo potuto dare concretezza a questo aiuto in tempi molto brevi e stiamo sostenendo il recupero di Comunità per minori e per soggetti fragili, centri educativi diurni e residenziali con l’obiettivo di permettere a questi ragazzi di rientrare nei propri alloggi il prima possibile per recuperare la quotidianità perduta.

Il nostro intervento si snoda nelle aree alluvionate di Forlì, Ravenna e Faenza.

“Nei giorni dell’alluvione, mentre eravamo isolati, la tenuta dei bambini è stata incredibile, davanti a noi vedevamo solo acqua, e faceva molta paura, ma eravamo tutti insieme e questo ha fatto emergere risorse inaspettate in noi, soprattutto ai bambini. La solidarietà delle persone ci ha molto colpiti, come quando una conoscente ci ha offerto di caricare tutti i bambini sul suo camper per portarli in collina, come a farci capire “non siete soli”. A CESVI siamo molto grati, la loro è stata una delle prime telefonate che ho ricevuto, ci offriva aiuto immediato per qualsiasi cosa fosse necessario, è stato molto commovente per noi ricevere questo appoggio”, racconta Adele Tellarini, responsabile della Comunità Educare Insieme che CESVI sta sostenendo nel territorio di Castel Bolognese e di Barbiano. I danni strutturali subiti dalle strutture gestite dalla Cooperativa sono ingenti (porte, pareti danneggiate, elettrodomestici non funzionanti, mobili perduti etc.) per questo il progetto prevede il ripristino degli immobili dove sono accolti in forma residenziale i minori e i nuclei mamma bambino (Casa San Giuseppe e Santa Rita e Casa la Pietra) e del centro socio occupazionale Casa Novella Laboratori per adulti con disagio psichico/psichiatrico.

“Quella notte due educatori hanno dovuto spostare 20 ragazzi dagli 8 ai 18 anni, appena usciti dalla porta si sono accorti che l’acqua superava l’altezza dei più piccoli, e così i più grandi li hanno presi sulle spalle e tenendosi gli uni vicino agli altri sono riusciti a fuggire fino alla piazza. Qui abbiamo perso tutto. La nostra comunità ha un nome simbolico “La Casa ritrovata” e oggi ci troviamo a dover ritrovare proprio quella casa dove i nostri ragazzi, dopo aver vissuto vite difficili, hanno trovato un’accoglienza familiare. Per questo vorremmo riuscire a sistemare la nostra struttura per settembre per poter riportare qui nei loro spazi i nostri ragazzi”, racconta Massimiliano Mucinelli, responsabile della Cooperativa Zerocento, a Faenza. Insieme ci stiamo occupando di restituire vita a questa comunità destinata a minori allontanati dalle famiglie e minori stranieri non accompagnati.

A Sant’Agata sul Santerno stiamo invece supportando la rimessa a nuovo della scuola dell’infanzia “Azzaroli” per permettere a tutti i bambini del Paese di tornare all’asilo il prima possibile. Tutto della scuola è andato perso, i giochi, le attrezzature e tutti gli impianti. “Quando abbiamo aperto la porta della nostra scuola (Asilo Azzaroli) abbiamo avuto un tuffo al cuore vedendola inondata dal fango. Tutto il bel lavoro svolto con i bambini durante l’anno è andato perduto, mancavano pochi giorni alla festa di fine anno, ma purtroppo l’acqua e il fango ce l’hanno portato via. Il nostro obiettivo è restituire bellezza e dignità alla nostra scuola il prima possibile, per questo vogliamo ringraziare tanto CESVI per essere al nostro fianco” ha detto Caterina Castellari, coordinatrice della scuola.

A Ravenna insieme al Consorzio Solco, partner di CESVI da diversi anni, sosteniamo invece il ripristino della struttura Villanova che ospita persone con problematiche psichiatriche (14 ospiti, uomini e donne, dai 40 ai 70 anni). La struttura risulta ancora inagile e gli ospiti si trovano temporaneamente presso Centro Diurno Garibaldi di Ravenna.

A Forlì lavoriamo invece con il Circolo Anspi S. Filippo Neri, un’associazione di promozione sociale di ispirazione cattolica. Stiamo supportando il Circolo nell’organizzazione delle attività estive per non compromettere le vacanze ai bambini e ai ragazzi e offrire spazi educativi e aggregativi rimanendo al fianco delle famiglie in un momento molto delicato. Per questo sosteniamo la realizzazione del centro estivo, la realizzazione dei campi del gruppo scout, e la riattivazione dello spazio cucina per permettere alla comunità di ritrovare la possibilità di momenti conviviali di ritrovo e condivisione.

Rimani con noi al fianco delle persone più vulnerabili colpite in Emilia-Romagna. Dona ora, la ricostruzione può partire anche da te.