Giornata Mondiale del Rifugiato

 

Il 20 giugno si celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite oltre dieci anni fa per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione, spesso disperata, dei rifugiati.

Sono milioni i rifugiati e richiedenti asilo costretti a fuggire da guerre e violenze e a lasciare le proprie case e i propri affetti.

Le agenzie delle Nazioni Unite stimano che ogni giorno 5.000 siriani fuggano per cercare rifugio in Libano, Giordania, Turchia, Iraq e Nord Africa: un flusso continuo che ha portato a superare l’impressionante cifra di 2 milioni di rifugiati in fuga dai combattimenti, che si aggiungono agli oltre 4.2 milioni di sfollati all’interno della Siria.

Nei Paesi confinanti, il numero di rifugiati è più che raddoppiato, portando i Paesi ospitanti ad un pericoloso punto di saturazione: è urgente dar loro supporto perché possano continuare a mantenere aperte le frontiere e ad assistere i rifugiati.

Cesvi sta operando in Libano, dove il numero dei rifugiati siriani ammonta a quasi 800.000 persone: il 34% si trova nella Bekaa Valley, il 30% nella regione del Nord Libano, il 24% nell’area di Beirut e Mt. Lebanon e il 12% nella regione Sud. Più della metà sono bambiniQueste cifre fanno del Libano il Paese che ospita il più alto numero di rifugiati siriani.

I bisogni primari dei rifugiati sono l’accesso al cibo, all’acqua potabile, all’assistenza medica (cure primarie per i feriti, vaccinazioni e vitamina A per i bambini), a servizi e kit igienici e a beni non alimentari (materassi, coperte, kit per cucinare).

Nella Valle della Bekaa Cesvi interviene per la risposta all’emergenza con la distribuzione di generi alimentari e non alimentari a oltre 100 famiglie siriane rifugiate.

In particolare, attraverso il partner locale Annas Linnas, Cesvi distribuisce alle famiglie più in difficoltà e con il maggior numero di bambini beni alimentari, coperte, indumenti e, nella stagione invernale, stufe e carburante per il riscaldamento.

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Cover photo: Giovanni Diffidenti