Impegnarsi per la comunità: il lavoro di squadra di operatori e volontari durante l’emergenza

Sin dall’inizio dell’emergenza Coronavirus Fondazione Cesvi è scesa in campo per supportare il territorio di Bergamo e in particolare, insieme all’impegno per aiutare le strutture sanitarie, ha attivato interventi sociali a sostegno degli over 65 della città. In collaborazione con il Comune di Bergamo e i Consorzi Sol.Co Città Aperta e R.I.B.E.S., ha lavorato per sostenere gli anziani attraverso la consegna a domicilio della spesa e di farmaci, oltre che garantire servizi socioassistenziali e trasporto per visite mediche necessarie e supporto e orientamento telefonico. Grazie al lavoro di operatori specializzati e volontari della città sono stati sostenuti in questi mesi migliaia di anziani, e questo impegno non si è fermato in questa nuova fase in cui molti anziani sono ancora soli e bisognosi di aiuti concreti oltre che di sostegno morale e di conforto.

Per richiedere il supporto gli anziani possono rivolgersi al numero unico di Bergamo Aiuta (342 009 9675) al quale rispondono diversi operatori che prendono nota delle necessità e organizzano i servizi di consegna a domicilio di pasti, spese e farmaci grazie alla rete di volontari ancora attiva sul territorio.

In un lunedì di dicembre, alle ore 10 del mattino, i volontari si ritrovano presso la Gastronomia Verdier in Via Palazzolo a Bergamo. Qui un’indaffarata Signora Ornella è intenta a preparare, con estrema attenzione e organizzazione, tutti i pasti per gli anziani che ne fanno richiesta. Sin dall’inizio infatti questa gastronomia si è messa a disposizione di Bergamo Aiuta per sostenere gli over 65 bisognosi, garantendo un pasto caldo e pronto a tutti coloro che per motivi di salute o di vulnerabilità non erano in grado di provvedere a cucinare per sé. Così, con il sostegno del Comune di Bergamo, di Cesvi e dei Consorzi Sol.Co Città Aperta e R.I.B.E.S., nel corso di quest’anno ha continuato giorno dopo giorno a dedicarsi a coloro che tra gli anziani ne avevano maggiormente bisogno. Non si tratta solo di un pasto pronto, ma di cura e attenzione verso persone che nel frattempo si sono affezionate e che grazie a questo servizio hanno potuto ricominciare ad avere un’alimentazione sana e costante, cosa che prima non era affatto scontata. In questo punto di ritrovo i volontari sono pronti per ritirare i loro scatoloni pieni di pasti che nel corso della mattinata dovranno consegnare per i quartieri della città al proprio gruppo di beneficiari anziani. A loro portano non solo il pranzo del giorno, ma anche e soprattutto un sorriso caloroso e l’opportunità di fare quattro chiacchiere che li aiutano a riempire le lunghe giornate in casa.

Elisa è al suo primo giorno come volontaria. Lavora nel settore del turismo e ha sempre dedicato il suo tempo libero ad attività di volontariato. Ora ha scelto di attivarsi in questa nuova fase dell’emergenza dedicando alcune ore la settimana alla consegna di pasti, spesa e farmaci a domicilio. Andrà a consegnare il pasto alla Signora Liliana che è veterana del servizio, usufruendone sin dall’attivazione nella prima fase dell’emergenza. Gli occhi della Signora Liliana ridono al di sopra della mascherina, è davvero entusiasta di incontrare qualcuno e di ricevere il suo consueto pasto pronto. Ha qualche problema di salute, fatica a muoversi e a cucinare, per cui è davvero grata di poter contare su questo supporto che le permette di stare tranquilla e di sentirsi al sicuro. Esce poco, tranne che per i controlli medici o brevissime passeggiate, per tutelarsi il più possibile vede di rado anche i figli, rispettando rigorosamente tutte le disposizioni. Passa le giornate in casa e non nasconde quanto questo sia faticoso, come la pandemia abbia cambiato le sue abitudini, togliendole spesso la voglia di fare. Ma al momento della consegna la sua solarità emerge, desidera scambiare quattro chiacchiere, racconta di quanto il sostegno del progetto sia stato fondamentale in questo difficile anno, di come l’aiuto dei volontari sia davvero impagabile: li definisce “eroi silenziosi” che si prodigano per le persone che ne hanno più bisogno senza fare rumore o desiderare la fama, una ricchezza unica del nostro territorio. Per la volontaria Elisa è ora di andare, deve effettuare altre quattro consegne in questa mattinata di fine dicembre a pochi giorni dalle festività, un momento in cui dedicare il proprio tempo per aiutare gli anziani più fragili acquista ancora più valore.

Patrizia è volontaria per Bergamo Aiuta da un paio di mesi, aveva dato la propria disponibilità sin dal mese di aprile, ma poi il virus ha bussato alla sua porta rendendole impossibile dedicarsi a questo servizio per la comunità, nel quale desiderava impegnarsi dopo essere stata in prima linea come infermiera di pronto soccorso all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo nei mesi più duri della pandemia. Proprio l’esperienza in ospedale, nel quale lavora da 24 anni, l’ha spinta a desiderare di impegnarsi ancora di più, ma direttamente al servizio della comunità, e così ha iniziato a dedicare alcune ore la settimana al progetto di sostegno a domicilio agli over 65, promosso da Cesvi con il Comune di Bergamo e le Cooperative Solco e Ribes. Ogni settimana viene contattata dalle operatrici del numero unico che raccolgono le prenotazioni degli anziani e organizzano i turni dei volontari, e gira per i quartieri della città consegnando spese e farmaci. Dopo due mesi di attività ha il suo gruppo di anziani che le sono molto affezionati, come la Signora Angiolina che ogni volta che ordina la spesa le regala sempre delle caramelle da dare a sua figlia e che chiede espressamente di lei come volontaria di riferimento. Racconta che da questo “lavoro” riceve molto più di quello che dona. Gli anziani sono desiderosi di incontrare qualcuno e di poter parlare anche solo per pochi minuti sull’uscio di casa per entrare in contatto con il mondo, ridere insieme e darsi appuntamento alla prossima volta. Oggi Patrizia consegna la spesa al Signor Sergio che apre con in braccio il suo gattino di solo un mese. I figli gli hanno consigliato di adottarlo per non rimanere solo, e ora lui se ne prende cura con grande affetto. Il Signor Sergio ci accoglie nel suo salotto dove ha allestito un bellissimo Presepe, è un uomo dinamico e impegnato per la comunità. Per fortuna è in salute e ha una famiglia solida alle spalle, ma considera l’aiuto del progetto e dei volontari davvero fondamentale per gli anziani come lui, per potersi tutelare al meglio e non correre rischi inutili. È ora di salutarsi e Patrizia con il suo sorriso e la sua voglia di fare è pronta per dedicarsi ad una nuova consegna.

Anche ora non possiamo lasciare sole le categorie più fragili che hanno ancora bisogno di tutto il nostro supporto. Sostieni i nostri interventi:

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Foto di Giovanni Diffidenti