In Turchia continua il nostro impegno al fianco dei più vulnerabili

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A distanza di quasi 4 mesi non si arresta l’emergenza legata al terremoto che lo scorso 6 febbraio ha colpito Turchia e Siria, nel quale hanno perso la vita quasi 60.000 persone. In Turchia sono 9 milioni le persone colpite di cui 4 milioni di bambini. Ad oggi 1.6 milioni di persone non hanno ancora una sistemazione e vivono in insediamenti informali.

Noi di CESVI siamo impegnati al fianco della popolazione per sostenere chi ha perso tutto attraverso aiuti concreti e con progetti di sostegno psicosociale, nelle aree di Kahramanmaraş e Adıyaman e Hatay dove operiamo nei campi e negli accampamenti informali.

 

Il nostro impegno sul campo è partito dalle primissime necessità attraverso la distribuzione di prodotti per l’igiene, per la cucina, tende, acqua pulita e scorte alimentari, per proseguire con interventi di supporto psicosociale comunitari e individuali dedicati sia agli adulti, ma in particolare ai bambini. Proprio per garantire ai minori un supporto adeguato CESVI opera attraverso tre Child Safe Space, spazi protetti e sicuri dove fornire un sostegno psicologico ed emotivo adeguato alla loro età e ai loro bisogni oltre che offrire, sotto la guida di operatori specializzati, attività ricreative, educative e momenti di spensieratezza e normalità ai piccoli provati da questa tragedia.

La situazione nella regione continua ad essere estremamente pesante. La popolazione è molto preoccupata per il futuro, in particolare dei bambini. Le scuole sono ancora chiuse, moltissime persone hanno perso il lavoro e si trovano in difficoltà economica, senza quindi la possibilità di provvedere ai bisogni delle proprie famiglie. Tutto questo aumenta notevolmente i livelli di ansia e di stress della popolazione, motivo per cui è fondamentale fornire un supporto psicosociale adeguato. Inoltre in un contesto così provato e instabile è molto alto il rischio di violenza e abusi per donne e bambini. Per questo le attività di sostegno psicosociale e i Child Safe Space sono luoghi sicuri di fondamentale importanza per assicurare la protezione delle categorie più vulnerabili e poter attivare meccanismi di referral per le situazioni più gravi e a rischio.

Fino ad oggi a Kahramanmaraş, Adıyaman e Hatay 139 persone hanno usufruito con i nostri interventi di supporto psicologico individuale, 268 hanno partecipato a 66 sessioni di supporto psicosociale di gruppo e oltre 1.337 bambini hanno avuto accesso alle attività e ai servizi forniti dai Child Safe Space.

In Turchia la situazione è ancora estremamente critica, servono ancora aiuti di prima necessità, cibo, materiale igienico-sanitario e aiuto psicosociale per garantire un futuro a bambini e famiglie pesantemente colpite dal terremoto e dalle sue conseguenze.

Resta al nostro fianco e aiutaci a sostenere la popolazione colpita.

Foto di Roger Lo Guarro