Quando la musica diventa solidarietà

 

di Alberto Picci, tratto da www.famigliacristiana.it

«Una musica può fare, salvarti sull’orlo del precipizio» cantava Max Gazzé qualche anno fa. Ed effettivamente rappresenta una risorsa, una speranza, un rifugio a cui sempre più spesso si aggrappano le organizzazioni umanitarie per dare quella chance a ragazzi che altrimenti difficilmente ne avrebbero una. È il caso, appunto, del Central Asia Youth Orchestra: 54 giovani elementi “assemblati” dal Cesvi grazie a un finanziamento della Commissione Europea per favorire scambi culturali, integrazione e networking internazionale. 

«In Asia, i ragazzi che decidono di intraprendere la carriera musicale – spiega Enrico Baccioni, responsabile Cesvi in Tagikistan – trovano grandi difficoltà di affermazione soprattutto a causa della scarsa connessione con i network musicali internazionali». E ancora: «Gli artisti locali spesso non hanno la possibilità di spostarsi dal proprio Paese per partecipare ai maggiori festival musicali e promuovere la propria musica sui circuiti stranieri».

Il progetto del Cesvi prova a colmare proprio queste lacune, nel tentativo di rafforzare le capacità musicali da un lato, ma anche e soprattutto manageriali e istituzionali dall’altro, coinvolgendo in prima persona le tre accademie nazionali di musica e le 15 scuole locali. È nata così la Central Asia Youth Orchestra composta da 54 musicisti provenienti da Tagikistan, Kirghizistan e Kazakistan.

L’occasione si presenta quest’anno, con un tour europeo che avrà in Italia la destinazione più “gettonata”. Sotto la guida del direttore Gerardo Colella, i ragazzi sono stati martedì 30 luglio alle Terme Tettuccio di Montecatini, mercoledì 31 alla Biblioteca Lazzerini di Prato, giovedì 1 agosto alla Loggia dei Lanzi di Firenze e venerdì 2 alla Chiesa Santa Maria degli Angeli di Assisi. Prima di lasciare l’Italia, l’Orchestra farà tappa anche a Bergamo, sede storica del Cesvi, con un’esibizione tutta da ascoltare nella favolosa cornice di Piazza Vecchia. La tappa conclusiva è prevista per l’8 agosto con un concerto esclusivo presso l’Istituto italiano di cultura a Bruxelles.

Con questo progetto il Cesvi, Ong italiana impegnata dal 2001 in Tagikistan con progetti di sicurezza alimentare, gestione delle risorse naturali e promozione dell’imprenditoria soprattutto femminile, si propone di aiutare 5.400 giovani musicisti a realizzare i propri sogni. L’iniziativa è realizzata con la collaborazione della scuola di arti per bambini Aminzoda del Tagikistan, del collegio professionale di musica repubblicano Abraeva del Kirghizistan, del collegio di musica “Complex” della Repubblica del Kazakistan e dei Ministeri della Cultura e dell’Istruzione di Tagikistan, Kirghizistan e Kazakistan.