SCENA UNITA risponde a Codacons

scena unita

In riferimento all’esposto CODACONS ricevuto via PEC il 9 luglio 2021, in cui si cita la raccolta fondi realizzata per costituire il fondo SCENA UNITA e la si pone alla stregua della raccolta fondi effettuata a favore della Signora Malika Chalhy, Fondazione Cesvi, congiuntamente a La Musica Che Gira e Music Innovation HUB informano che:

  • SCENA UNITA, l’attività di raccolta fondi a favore dei lavoratori della musica e dello spettacolo, non ha nessuna relazione o vicinanza con l’attività di raccolta fondi realizzata a favore di Malika Chalhy, sia per l’oggetto che per le finalità della raccolta fondi.
  • Cesvi ha istituito il fondo SCENA UNITA in collaborazione con gli altri enti promotori (MIH e LMCG) e lo ha gestito direttamente, con proprio staff e con le proprie competenze, in totale trasparenza garantendo la tracciabilità finanziaria e la piena accountability.
  • Cesvi ha istituito una procedura tale per cui tutti i fondi raccolti, le erogazioni a fondo perduto e i contributi per la realizzazione di attività progettuali sono tracciate e ricostruibili.
  • Cesvi ha elaborato una procedura trasparente e coerente per la selezione dei beneficiari attraverso i bandi pubblicati e consultabili sul sito dedicato all’iniziativa www.scenaunita.org. Ciascun beneficiario ha ricevuto comunicazioni individuali e dedicate, seguendo principi di trasparenza e tracciabilità. L’intero operato di SCENA UNITA è inoltre sottoposto al controllo di due comitati tecnici costituiti da un comitato di gestione e da un team di progetto e ha coinvolto anche un pool di esperti e tecnici a chiamata a secondo delle loro competenze.
  • Cesvi e il fondo SCENA UNITA hanno iniziato le erogazioni ai beneficiari a dicembre del 2020. Il primo bando “Lavoratori e Maestranze” ha avuto come beneficiari 1.602 lavoratori e 251 imprese individuali.
  • Nell’ambito del bando progetti, ad oggi Cesvi ha siglato ed erogato i contributi per 106 progetti su 106 ammissibili e finanziabili. I contributi per i progetti prevedono l’erogazione di un anticipo del 70% e di un saldo del 30% a consuntivo, previa verifica di tutta la documentazione a supporto. Si conta di terminare tutte le erogazioni entro dicembre 2021. Questo bando avrà un importante picco di eventi che si svolgeranno nei mesi di luglio e agosto 2021, e che proseguirano fino al mese di ottobre. Si conta dunque di “spendere l’ultimo euro raccolto” per la fine del 2021.
  • La maggior parte dei proventi ottenuti da SCENA UNITA è destinata al progetto e all’attività per cui è stata creata. Solo il 5% viene trattenuto dalle donazioni e destinato ai costi di supporto, che includono un team di lavoro di oltre 10 persone. Non si tratta di volontari ma di professionisti con diversi anni di carriere e specializzazioni molto verticali. Di solito le stesse istituzioni internazionali come UE, ECHO, UN riconoscono una percentuale variabile tra il 7 e il 10% del budget per i costi di supporto per la gestione dei progetti. Questo testimonia come per gestire bene progetti complessi occorrano professionisti specializzati.
  • Ricordiamo che SCENA UNITA è un fondo privato ideato e promosso da artisti ed enti privati e finanziato solo ed esclusivamente con erogazioni liberali degli artisti e di un gruppo di aziende sostenitrici. La maggior parte dei fondi quindi non sono stati raccolti dai cittadini: fin dalla sua costituzione, la raccolta fondi è stata rivolta ad artisti e imprese. Alcuni cittadini si sono sentiti vicini alla causa e hanno potuto partecipare su ForFunding, una piattaforma on line sicura. Tali importi raccolti da individui rappresentano una % inferiore al 1% dei fondi raccolti.

 

In aggiunta a questo si dichiara che:

  • Cesvi è una Fondazione di diritto italiano, iscritta al registro delle persone giuridiche presso la prefettura di Bergamo. È pertanto titolata a raccogliere fondi, organizzare progetti e renderne conto secondo quanto stabilito nell’atto costitutivo e nello statuto.
  • Cesvi è una ONG fondata nel 1985, con oltre 35 anni di esperienza nella realizzazione di attività di cooperazione e di risposta alle emergenze in tutto il mondo e in Italia.
  • Cesvi è riconosciuta come OSC iscritta al registro Organizzazioni della Società Civile ed altri soggetti senza finalità di lucro dell’AICS (Agenzia Italiana Cooperazione allo Sviluppo) presso il MAECI (Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale) e soggetta a periodici controlli per il mantenimento dell’iscrizione al registro. Cesvi è ONLUS di diritto iscritta all’anagrafe Onlus presso la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate a Milano.
  • Cesvi ha un bilancio pubblico e certificato su base volontaria da PricewaterhouseCoopers SpA, reso disponibile sul sito della Fondazione insieme alle relazioni annuali dal 2006 al 2019. Per il 2020, la Fondazione ha redatto un Bilancio Sociale.
  • Cesvi è stata la prima non profit premiata con l’Oscar di Bilancio dalla Federazione Relazioni Pubbliche Italiana (FERPI) nel 2000 e l’unica a ottenere questo riconoscimento una seconda (2011) e una terza volta (2017).
  • Oltre l’80% dei fondi gestiti dalla Fondazione, proviene da enti pubblici nazionali e internazionali, che richiedono a Cesvi il rispetto di procedure e regole ispirate alla massima trasparenza ed efficienza nell’uso dei fondi stessi. La Fondazione è infatti sottoposta a numerosi audit finanziari, due diligence e valutazioni esterne da parte dei donatori istituzionali che periodicamente controllano la capacità e le performance dell’organizzazione.
  • Cesvi è altresì riconosciuta e registrata presso i principali Donatori Istituzionali (in particolare Agenzie delle Nazioni Unite, Commissione Europea, Governi Europei, Agenzie Federali negli Stati Uniti).
  • La Fondazione è dotata di un Modello Organizzativo e di Gestione ai sensi del D. Lgs. 231/01 e di procedure interne che prevedono un sistema rinforzato di controllo interno, sia quantitativo che qualitativo. Accanto a una gestione finanziaria efficiente c’è il rispetto di uno standard qualitativo efficace che mira a implementare progetti adatti al contesto e alle esigenze dei beneficiari.
  • Il controllo sulla gestione dei fondi e sulla qualità dei programmi è diffuso, Cesvi riconosce e accetta riscontri e segnalazioni sulle proprie attività, sia a livello progettuale che a livello centralizzato: oltre a un canale protetto di Whistleblowing sia interno che esterno, sono infatti istituiti altri canali di segnalazione dedicati e tematici, accessibili a chiunque lo desideri, indicati sul sito web dell’organizzazione.

Per tutte le ragioni di cui ai punti precedenti, l’iniziativa portata avanti da soggetti individuali a favore di Malika Chalhy non è assimilabile in alcun modo all’iniziativa portata avanti da Cesvi, con il fondo Scena Unita.

Per tutte queste ragioni sopracitate, Cesvi ribadisce con fermezza la propria estraneità alla vicenda della raccolta Fondi di Malika Chalhy e come Fondazione costituita e registrata secondo il diritto Italiano, trova inappropriato l’indebito paragone di SCENA UNITA con l’iniziativa portata avanti privatamente da individui a favore della signora Chalhy. Non capire la differenza tra le due iniziative vuol dire non riconoscere, lo “spirito di solidarietà” che guida e alimenta operazioni del calibro di SCENA UNITA, gettando discredito a un settore, che da anni affianca il pubblico, nella riposta di emergenze sociali.