Siria: il bilancio di sette anni di guerra

A sette anni dallo scoppio della Guerra civile in Siria, le condizioni della popolazione rimangono drammatiche. Secondo il bollettino di OCHA per l’anno 2017, datato novembre, oltre 13 milioni di persone nel Paese richiedono assistenza umanitaria. Di queste, 5,6 milioni ne hanno bisogno urgente “a causa di una convergenza di vulnerabilità dovute a sfollamento, esposizione al conflitto e accesso limitato a beni primari e servizi”. Le rilevazioni non tengono però conto dell’escalation di bombardamenti che nell’ultimo mese ha colpito Ghouta Est, alla periferia di Damasco.

Il conflitto siriano rimane all’origine del più massiccio esodo di persone in corso nel mondo: a settembre 2017 il numero complessivo degli sfollati raggiungeva quota 12,6 milioni.

Poco più della metà sono sfollati interni, i restanti 5,6 milioni sono fuggiti oltre i confini siriani, trovando rifugio per la maggior parte nei Paesi limitrofi. OCHA stima che nel corso del 2017 siano stati 721.647 i siriani che hanno fatto ritorno in patria, ma in molte aree del Paese non sussistono ancora le condizioni per un rientro in sicurezza e dignità.

Uno dei Paesi che ha accolto il maggiore numero di siriani in fuga è il Libano: nel giugno 2017 UNHCR ne registrava oltre un milione. La forte presenza di rifugiati mina la stabilità dell’economia e grava pesantemente su infrastrutture e servizi già di per sé precari, delineando una situazione di continua emergenza.

Cesvi è in Libano dal 2001, e dal 2013 è attivo sul fronte dell’emergenza rifugiati siriani. Inizialmente i progetti si sono concentrati sulla risposta ai bisogni più immediati della popolazione, per poi prendere la forma di interventi più a lungo termine, con l’obiettivo di promuovere la coesione sociale tra libanesi e siriani e facilitare l’inclusione economica dei più vulnerabili.

In Chouf e Saida Cesvi fornisce formazione professionale a oltre 300 giovani, coinvolti in tirocini retribuiti che permettono loro di sviluppare competenze professionali pratiche. Nella stessa area Cesvi supporta inoltre dieci micro, piccole o medie imprese con attività di couching e counseling.

In diverse regioni del Paese è in corso un altro progetto di inclusione socio-economica rivolto a giovani sia siriani che libanesi. Le attività, svolte in partnership con AVSI e VIS, prevedono training professionali per oltre 1.100 adolescenti, corsi di aggiornamento per insegnanti ed educatori e organizzazione di iniziative ricreative per la comunità, che sono gli stessi ragazzi a pianificare e gestire.

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L’impegno di Cesvi per la Siria si inscrive inoltre nell’ambito dell’intervento delle Ong partner di Alliance2015. In occasione dell’anniversario, il network ribadisce con fermezza l’importanza degli aiuti umanitari per la popolazione ed esprime contrarietà sui rimpatri dei rifugiati in una fase che è ancora di pieno conflitto.

Segui su Twitter l’hashtag #SyriaNotSafe per leggere i messaggi di Alliance2015 sull’anniversario della crisi siriana.

 

Foto di Giovanni Diffidenti