“Oggi abbiamo cominciato la distribuzione di acqua potabile a Bungamati, dove tutte le cisterne della città erano a secco da alcuni giorni e la popolazione non aveva accesso all’acqua” – spiega Enzo Maranghino, Esperto Emergenze del Cesvi in Nepal – “La rete idrica è stata danneggiata dal terremoto e non sarà ripristinata prima di un paio di settimane. È fondamentale, in questo lasso di tempo, coprire questo urgente bisogno. Per questo ci siamo attivati immediatamente”.
“Stiamo distribuendo 70.000 litri di acqua” – prosegue Enzo – “la popolazione di Bungamati è di circa 8.000 persone: con questa fornitura riusciamo a coprire il fabbisogno dell’intera popolazione per un paio di giorni. Continueremo a fornire acqua anche nei prossimi giorni”.
Accanto a questo intervento di prima emergenza nel settore acqua, Cesvi sta valutando la possibilità di operare a favore dell’infanzia: l’obiettivo è realizzare, insieme ad associazioni di volontari locali, una serie di attività che aiutino i bambini a superare il trauma del terremoto.
“In queste emergenze, come sempre, i bambini sono una delle categorie più duramente colpite” – dice l’esperto del Cesvi – “È importante aiutarli nella ‘gestione dello stress’ e abbiamo incontrato un gruppo di volontari locali che sono già attivi e molto bravi in questo ambito. Potremmo focalizzare questo intervento in due zone: nell’area urbana di Kathmandu e a Bungamati, nel distretto di Lalitpur”.
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Questa comunicazione si inserisce nel quadro delle iniziative coordinate da AGIRE – Agenzia Italiana per la Risposta alle Emergenze all’interno dell’appello di risposta al Terremoto in Nepal. AGIRE è il coordinamento di 10 tra le più importanti organizzazioni non governative che rispondono in maniera congiunta alle gravi emergenze umanitarie. Maggiori informazioni su www.agire.it.
