Un anno dopo la strage di Lampedusa

Era il 3 ottobre 2013.

È passato esattamente un anno dalla strage di Lampedusa: in mare morirono 368 uomini, donne e bambini.

Da allora, da quella che è considerata la più grande catastrofe marittima del ventunesimo secolo, la stessa storia si è ripetuta molte volte.

In questa ricorrenza, Cesvi vuole ricordare le vittime di queste tragedie umanitarie che sembrano essere senza fine, ribadendo il suo impegno particolare verso i minori stranieri che arrivano in Italia senza genitori. Adolescenti di 12-17 anni, provenienti da tanti Paesi diversi: Gambia, Costa d’Avorio, Mali, Senegal, Somalia, Eritrea, Egitto, Bangladesh e Siria, in fuga da povertà, guerre e dittature.

Ciascuno con la sua storia e il suo carico di speranza. Ragazzi che rischiano la vita intraprendendo un viaggio inimmaginabile di 3-6 mesi o anche più, la cui fase finale è una navigazione disperata tra la Libia e la Sicilia, su barconi carichi anche di 300 persone.

Per loro Cesvi ha deciso di sostenere l’associazione AccoglieRete, una rete di 120 volontari di ogni età ed estrazione sociale che svolgono il ruolo di “tutori legali” per gli adolescenti stranieri che approdano in Italia senza i genitori.

Oggi puoi sostenere il progetto anche attraverso il concorso Nati per proteggere.

Aiutaci a non dimenticarli!

 

Foto di Giovanni Diffidenti