Una adozione a distanza può veramente cambiare la vita di un bambino

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La storia di Chenjerai, un ragazzo di strada che oggi è tornato a vivere con i suoi nonni, dimostra che l’adozione a distanza, nella forma proposta da Cesvi, può davvero fare la differenza nella vita di un bambino.

Chenjerai, 13 anni, è uno dei tanti ragazzi nati ad Harare, in Zimbabwe, rimasto orfano dei suoi genitori. Affidato alle cure degli anziani nonni paterni, poveri contadini, deve abbandonare la scuola e dedicare le sue giornate a piccoli lavoretti per le famiglie più abbienti. Infelice di questa condizione, inizia a progettare una fuga…

Adottare un bambino a distanza con Cesvi

Harare è anche la città della Casa del Sorriso di Cesvi, un luogo protetto e sicuro dove tutti i bambini della comunità possono ricevere aiuto, nessuno escluso. Un progetto da sostenere con una modalità di adozione a distanza un po’ diversa dal consueto, perché adottare un bambino a distanza non basta. Le adozioni a distanza di un singolo bambino possono salvare un ragazzo come Chenjerai in un momento di difficoltà, ma creano privilegi tra chi vive nello stesso contesto e con gli stessi problemi, lasciando fuori dalla porta tanti altri bambini che bussano chiedendo aiuto. L’adozione a distanza della Casa del Sorriso, invece, può fare la differenza sia nella vita di Chenjerai che in quella di tanti altri bambini come lui.

La fuga di Chenjerai si realizza e tre mesi dopo sono proprio gli operatori della Casa del Sorriso ad incontrarlo sulla strada. Ha trascorso giorni e notti senza nulla da mangiare né un posto dove stare, per poi unirsi ad una banda di coetanei con cui mendica, rubacchia e cerca cibo nei cassonetti.

Il sostegno generoso di chi ha scelto di attivare una adozione a distanza garantisce a Chenjerai, da quel giorno in poi, un pasto caldo ogni giorno, acqua pulita per bere e lavarsi, cure mediche e la possibilità di riprendere lo studio di alcune materie. Un beneficio, però, non solo per lui, ma condiviso quotidianamente con almeno altri 50 bambini. Intanto il ragazzo non racconta nulla del suo passato, che rimane sconosciuto agli operatori di Cesvi. Qualcosa di grave e determinante, tuttavia, sta per accadere…

Chenjerai, alterato dal consumo di droghe, che rappresenta la normalità tra i ragazzi di strada di Harare, viene investito da un’automobile e finisce in ospedale. Qui, forse spaventato dall’incidente, il ragazzo si apre e fornisce qualche dettaglio sulla sua famiglia di origine. Cesvi si mette così in contatto con i nonni, che si dichiarano disposti a riaccoglierlo.

Cesvi, grazie a chi ha scelto di attivare una adozione a distanza, può farsi carico delle tasse scolastiche per rimandare Chenjerai a scuola. Inoltre, sempre grazie ai contributi provenienti dalle adozioni a distanza della Casa del Sorriso vengono comprati ai nonni di Chenjerai dei polli con i quali avviare una piccola attività commerciale per garantire alla famiglia una stabile entrata economica.

Sei mesi dopo Chenjerai si appresta a preparare gli esami di ammissione alla scuola media, andando a scuola ogni giorno orgoglioso della sua uniforme.

Quello che c’è di più bello è che non è il solo perché con Cesvi il sostegno a distanza non vale per un solo bambino, ma per tutti i bambini di una comunità!

 

N.B. Chenjerai è un nome di fantasia utilizzato dal redattore per proteggere l’identità
del bambino.