Guardare al futuro grazie al programma Rinascimento Bergamo

#RinascimentoBergamo, le testimonianze degli imprenditori che hanno aderito al programma che sostiene le micro imprese e i piccoli esercizi commerciali e artigianali nella ripartenza e nella riorganizzazione e innovazione dell’attività lavorativa in un nuovo e complesso contesto.

L’emergenza Coronavirus ha profondamente scosso il nostro paese e in particolare il territorio bergamasco, che alla fine del lockdown non solo ha dovuto fare i conti con le migliaia di vittime, ma anche con le grandi difficoltà nel far ripartire il mercato e l’economia.

A pagarne le spese sono state le piccole realtà imprenditoriali, artigianali e commerciali che nei mesi della chiusura hanno visto sgretolarsi i propri guadagni perdendo fiducia nel futuro.

Ma Bergamo non molla, Bergamo si rimbocca le maniche e va avanti.

Con questo spirito è nato il Programma Rinascimento Bergamo, grazie alla collaborazione tra Comune di Bergamo, Intesa Sanpaolo e Cesvi.

Tra gli imprenditori bergamaschi che hanno scelto di aderire al programma Rinascimento Bergamo, vi sono anche molte realtà storiche della città, come l’Antica Fioreria Rebussi, fondata dai nonni di Giovanni – l’attuale proprietario – nel 1931 in uno dei Propilei di Porta Nuova, dove si trova ancora oggi.

Il nonno di Giovanni aveva dato inizio al suo progetto con una bancarella nel giardino antistante per poi subito dopo prendere in affitto dall’amministrazione comunale il locale. Oggi Giovanni rappresenta la terza generazione. La sua passione per i fiori nasce da bambino quando aiutava lo zio a coltivare nelle serre e nei roseti vicino casa. Da lui impara la dedizione, la meticolosità e la cura necessaria per il mestiere di cui si innamora. Con questo spirito e la passione sempre crescente Giovanni porta avanti la fioreria della sua famiglia sperando di poter festeggiare nel 2031 i 100 anni di attività.

Ma questo periodo ha messo a dura prova anche la sua determinazione come racconta “La prima settimana di chiusura è stata disastrosa, ha dovuto buttare tutti i fiori recisi che avevo in negozio e per curare le piante rimaste ho sfidato i divieti di circolazione e rischiato penalmente. Ho perso molto a livello economico, poi per fortuna ho scoperto di poter effettuare consegne a domicilio. Per vincere la diffidenza dei clienti inviavo loro tramite cellulare le fotografie dei prodotti per farli scegliere in libertà. È stato un periodo surreale, dal negozio vedevo le strade deserte e continuavo a sentire solo le sirene delle ambulanze.”

Al momento della riapertura non è stato facile ripartire per Giovanni, vi era difficoltà nel reperire i materiali e quindi la merce era scarsa, come la soddisfazione dei clienti, i quali erano anche timorosi di recarsi in negozio. L’estate ha portato nuova fiducia e apertura, anche se le persone sono meno disposte a spendere per i beni non primari.

Poi finalmente la scoperta del programma “Rinascimento Bergamo” grazie alla Tv e al passaparola e Giovanni decide di aderire al bando spese inderogabili rimanendo colpito dalla velocità con cui riceve i fondi.

Sceglie così di fare un ulteriore passo avanti e di candidarsi anche per il bando Michelangelo “Ho rinnovato il negozio nel 2010, ma dovevo completare l’area esterna. Grazie al bando Michelangelo lavorerò con un architetto per studiare l’arredo che deve essere realizzato ad hoc, sia per gli spazi sia per il rispetto dell’architettonica dell’edificio. Gli arredi verranno realizzati da un fabbro. Inoltre grazie al bando aggiornerò l’e-commerce, in particolare per rendere il processo di pagamento online più semplice e fluido per i clienti. Il progetto ha un valore di 15.000.”

Il programma Rinascimento Bergamo ha significato molto per Giovanni e la sua attività che rappresenta un pezzo di storia della città. Grazie al sostegno del progetto Giovanni non ha perso la fiducia nel futuro al quale guarda, seppur timoroso, con speranza.

Scopri tutto sul programma Rinascimento Bergamo:

Per presentare la domanda o leggere i bandi visitare il sito www.rinascimentobergamo.it.