La vita dopo Idai, il ciclone che ha sconvolto il Mozambico

Più di un anno è passato dal disastro naturale che ha causato migliaia di morti e costretto più di un milione di persone ad abbandonare la propria casa in Mozambico.

Il 14 marzo 2019 uno dei peggiori cicloni nella storia del continente Africano si è abbattuto sul Mozambico, oltrepassando i confini di Malawi e Zimbabwe.

Da allora Cesvi ha coinvolto la comunità per ricostruire la vita di tutti, mattone dopo mattone. Lintervento è stato possibile grazie alle organizzazioni internazionali e alle donazioni che sono giunte a sostegno della popolazione, ma soprattutto alla resilienza delle comunità locali che sono state fondamentali per la ricostruzione.

È questo il caso di Josè, giovane commerciante impegnato al mercato di Tica con una famiglia in crescita. Il venditore è stato uno dei primi a ricevere dagli operatori Cesvi una proposta per essere coinvolto attivamente nel progetto di riedificazione della comunità, ma accettare non è stato facile.
Con due bimbe piccole e uno in arrivo, Josè e sua moglie erano diffidenti allidea di lasciare il proprio giro di commercio sicuro per sostenere un impegno che li avrebbe coinvolti come grossisti.
Ero riluttante allidea di contrarre debiti per lacquisto della merce – dice Josè – o di concedere prestiti e non venire rimborsato. Mia moglie era spaventata dalla possibilità che venissimo derubati perché non abbiamo mai gestito un tale volume di liquidità, ma gli operatori del progetto ci hanno convinto mostrando che ogni transazione sarebbe avvenuta tramite carte elettroniche, sicure e controllate”.

Dal settembre 2019 José Pedro Taite è una delle figure chiave del progetto di Cesvi finanziato da Echo – Direzione generale per la protezione civile e le operazioni di aiuto umanitario dell’Unione Europea – grazie alla sua abilità nel coinvolgere i membri della comunità costruendo un rapporto di reciproca fiducia; il suo ruolo è stato fondamentale per gettare le basi di un commercio trasparente, stabilendo i prezzi iniziali con gli acquirenti e gestendone i bisogni dal principio. Dopo aver contrattato un listino che fosse alla portata di tutti, Josè si è impegnato perché i beni di prima necessità fossero sempre disponibili, fino ad allargare la rete collaborativa agli altri commercianti.

Il mercato intero ha goduto dellintervento di Cesvi: lorganizzazione ha rinnovato i permessi di vendita e ci ha resi noti a tutta la provincia. Abbiamo consolidato i nostri rapporti condividendo la merce e collaborando perché i nostri clienti non tornassero mai a casa a mani vuote. Una delle più grandi soddisfazioni è riconoscere tra gli acquirenti un vecchio amico e osservare laiuto che sta ricevendo concretamente.

La mia vita prima del progetto era normale, ma ora con i ricavi sono stato in grado di comprare una macchina e dei terreni. Il mio sogno è espandere i miei affari -avere più sedi- e se Cesvi avrà ancora bisogno di me farò di tutto per stare vicino ai beneficiari”.