Lo scudetto dell’amicizia

GRAZIE AD UN LABORATORIO DI STREET ART, AL LAVORO DEGLI EDUCATORI E ALL’IMPEGNO DEI RAGAZZI COINVOLTI, SONO NATI GLI STREET BOYS, UN GRUPPO FATTO DI AMICI CHE GIOCANO E TRASCORRONO IL TEMPO INSIEME IN MODO GENUINO E RISPETTOSO, NONOSTANTE IL DIFFICILE CONTESTO.

Testo di Matteo Manara, foto di Gianluigi Guercia

A Napoli, oltre agli azzurri scudettati, c’è un’altra squadra di calcio che meriterebbe di stare sotto i riflettori. Sono gli Street Boys di San Pietro a Patierno, un gruppo di ragazzi che sta sperimentando la bellezza dello stare insieme sotto la guida degli educatori del progetto Casa del Sorriso.

C’è Cristian, il CAPITANO, col numero 8 sulle spalle, perché gli educatori hanno visto in lui potenziale e senso di responsabilità. C’è Emanuel, soprannominato ESSERE, perché non ama apparire, con la maglia numero 3. C’è Marco con il 34, semplicemente THE BEST perché è il più creativo. C’è Patrizio, minuto (sulla sua maglia invece del numero c’è una simpatica frazione, 1/ 2), ma una vera e propria SPINA nel fianco per gli avversari. C’è anche una ragazza che fa il portiere e poi, naturalmente, tutti gli altri, ognuno con il suo ruolo riconosciuto all’interno del gruppo.

Per capire le origini di questa squadra bisogna andare indietro di qualche mese, quando gli educatori iniziarono ad aggregare il gruppetto di ragazzi che frequentava, senza regole se non quella del più forte, la piazza centrale del quartiere. Offrendo loro la possibilità di partecipare ad alcune attività sul territorio hanno iniziato ad ingaggiarli e coinvolgerli, fino a dare vita ad un gruppo che si riunisce, oltre che per giocare, per fare interessanti laboratori utili per sviluppare l’autostima, le capacità espressive, la comprensione e la gestione delle emozioni.

Collante davvero speciale per questi ragazzi è stato il laboratorio di Street Art, con il quale sono arrivati a definire, con l’aiuto di un esperto, il murale che ha arricchito il rinnovato campetto polivalente dove si svolgono le attività sportive e di psicomotricità del progetto Casa del Sorriso. Francesco, uno degli educatori, ha raccontato così questa attività: “Il laboratorio di Street Art è stata una bellissima esperienza, sia loro che per noi. Il poter esprimere le proprie idee e la propria creatività è stato fondamentale, poiché i ragazzini di solito vivono ai margini delle decisioni. Quindi per loro è stato un sentirsi considerati dagli adulti.

Per stare negli Street Boys basta poco: la regola numero uno è il rispetto degli altri, oltre che delle regole del gioco. Anche se è nata in un quartiere difficile, è una squadra che farà strada nel campionato della vita, allenandosi tutti i giorni alla Casa del Sorriso, dove ogni giocatore troverà sempre, secondo le stesse parole dei ragazzi, “un luogo di ascolto per parlare in privato con un adulto, opportunità educative, momenti di felicità genuina, per fare dei passi avanti e arrivare ad un futuro migliore”.