Prendiamocene cura: un centro sanitario per la Somalia

Il villaggio di Wargalo nella Somalia Centrale è uno dei villaggi più antichi del suo distretto. Fondato nel 1962, è popolato da circa 7.300 famiglie, per la maggior parte sfollate, che in origine vivevano principalmente di pastorizia. Qui, nel 2011, Cesvi ha fondato un centro sanitario che fornisce servizi sanitari integrati a donne, bambini e alla popolazione vulnerabile. Grazie al progetto “Fornire assistenza umanitaria integrata alla popolazione colpita da conflitti e catastrofi naturali nella Somalia centro-meridionale”, finanziato da ECHO, l’Ufficio Aiuti Umanitari della Commissione Europea, nel solo 2018 questa struttura ha fornito consultazioni e cure mediche a più di 120.000 pazienti.

Abdiraman è un ragazzino di 14 anni, alto e snello. La sua famiglia si è trasferita a Wargalo nel 2003, quando lui non era ancora nato: la famiglia sopravvive grazie alla vendita di tè al mercato, responsabilità della madre Sahra, da quando il padre si è ammalato di una grave forma di ipertensione. Nessuno degli 8 figli della coppia va a scuola, perché i soldi ricavati da questa piccola attività bastano a malapena a sfamare la famiglia.

Un giorno, tornando a casa dalla preghiera, Abdiraman cade e si rompe il braccio all’altezza del gomito. Il dolore lancinante gli impedisce di muoversi, così la sorellina corre a casa ad avvertire la madre. Il ragazzino urla, piange e vomita ininterrottamente, mentre il braccio inizia a scolorire in corrispondenza della frattura. Un operatore sanitario del Cesvi di ronda nel villaggio sente le urla e si precipita dal bambino: alla vista del braccio fuori posto, raccomanda alla madre di portarlo al centro sanitario.

Viene ammesso con urgenza. Il braccio viene ingessato e al ragazzo vengono prescritti antidolorifici, antibiotici e medicine per guarire e sopportare il dolore. “Ho trattenuto il fiato quando gli hanno tolto il gesso” – racconta la madre di Abdiraman. “All’inizio il braccio era rigido e intorpidito, ma i dottori che l’hanno visitato hanno detto che la frattura era completamente guarita e infatti ora mio figlio si muove come prima, senza alcun dolore. È un sollievo avere Cesvi e il suo centro sanitario nel nostro villaggio. Lo staff si prende cura delle donne in gravidanza e dei bambini e sappiamo che, se i nostri figli sono in pericolo, è disponibile ad aiutarci e si impegna per farli stare bene”.

Foto di copertina: Fulvio Zubiani