Alluvioni in Pakistan: la nostra risposta all’emergenza climatica

Nel 2022 durante la stagione monsonica il Pakistan ha subito una delle peggiori catastrofi umanitarie della sua storia. Le piogge torrenziali, fino a 5 volte più intense rispetto alla media degli ultimi 30 anni, unite al rapido scioglimento dei ghiacciai causato da un’ondata di calore anomala, hanno provocato violente esondazioni che hanno sommerso un terzo del Paese. Questa tragedia rappresenta uno dei principali esempi di quanto gli effetti del cambiamento climatico siano sempre più devastanti ed evidenti.

Più di 33 milioni di persone sono state colpite da questa catastrofe, e oltre 8,2 milioni di uomini, donne e bambini hanno dovuto abbandonare le proprie case. Si tratta del più grave sfollamento di massa causato da un disastro naturale negli ultimi dieci anni.

Le comunità delle province più colpite, come il Sindh, stanno vivendo una situazione drammatica: le acque stagnanti e la distruzione delle fonti d’acqua potabile hanno portato a un aumento esponenziale di malattie come malaria, dengue, colera, diarrea acuta e tifo. Inoltre, il rischio della fame – anche ad un anno di distanza – rimane alto: l’emergenza ha aggravato ulteriormente la situazione alimentare della regione a causa dell’aumento dei prezzi dei generi alimentari, della perdita di bestiame, campi e altre opportunità di reddito.

Fin dall’inizio dell’emergenza, con il sostegno della Direzione Generale per la protezione civile e le operazioni di aiuto umanitario dell’Unione Europea (DG ECHO), CESVI ha avviato il progetto di “Assistenza umanitaria per le comunità vulnerabili colpite dalle alluvioni in Pakistan”. Grazie al supporto dell’UE, siamo riusciti ad implementare un intervento multisettoriale per fornire aiuti umanitari salvavita alle popolazioni più colpite e consentire loro di avviare la prima fase della ricostruzione.

Nelle fasi iniziali dell’emergenza, CESVI ha fornito supporto finanziario a 80.964 persone delle famiglie più vulnerabili, permettendo loro di affrontare i loro bisogni umanitari immediati. In collaborazione con l’Agenzia di Gestione delle Emergenze Danese (DEMA), operante nell’ambito dell’intervento dell’Unione Europea, abbiamo affrontato l’urgente necessità di acqua potabile pulita. In due mesi, CESVI ha distribuito acqua pulita filtrata a 69.336 persone nelle aree più colpite. Allo stesso tempo, abbiamo ripristinato le fonti d’acqua danneggiate, garantendo l’accesso a acqua potabile pulita per 89.525 persone. Inoltre, per migliorare le condizioni igieniche, CESVI ha esteso l’accesso a servizi igienici di emergenza portatili a 25.890 beneficiari. Inoltre, sono stati forniti materiali per la riabilitazione dei servizi igienici domestici a 7.939 famiglie, a sostegno di 51.604 persone.

Per mitigare il rischio di diffusione di malattie trasmesse dall’acqua, CESVI ha posto una forte enfasi sulla promozione dell’igiene, offrendo articoli essenziali per l’igiene personale, compresi kit di dignità per le donne, a 156.000 persone. È stata condotta anche una campagna di sensibilizzazione sulla promozione dell’igiene per la popolazione della regione.

Sono stati distribuiti anche zanzariere per proteggere il bestiame, che rappresenta la principale fonte di reddito per le comunità locali. È stato istituito anche un programma di vaccinazioni per prevenire la diffusione di malattie tra gli animali.

Contemporaneamente, abbiamo distribuito 9.393 kit di materiali da costruzione alle comunità per aiutarle a ricostruire le loro case. Inoltre, CESVI ha affrontato le preoccupazioni legate alla protezione fornendo luci solari e caricatori per telefoni cellulari a 24.000 famiglie.

Il Pakistan è uno dei paesi più colpiti dagli impatti negativi della crisi climatica a livello mondiale. Anche quest’estate, nella stagione dei monsoni, piogge eccezionalmente intense sull’Asia meridionale hanno causato gravi inondazioni. Nel Punjab, più di 750.000 persone sono state colpite: oltre 630.000 persone sono state costrette a sfollare, 42.000 case sono state danneggiate o distrutte e quasi mezzo milione di acri di coltivazioni sono stati gravemente danneggiati.

Noi di CESVI, con il sostegno dell’Unione Europea, ci siamo immediatamente attivati per fornire supporto alle comunità nel Punjab colpite dalle inondazioni del 2023, offrendo supporto economico per aiutarle a prepararsi alla prossima stagione invernale e distribuendo kit per l’acqua e l’igiene per mitigare il rischio di malattie trasmesse dall’acqua nella zona.

Complessivamente, grazie a questo intervento, CESVI sarà in grado di assistere oltre 220.000 persone.

Shama, una delle donne che CESVI, con il sostegno dell’UE, ha supportato nel Sindh, era una madre felicemente sposata con sei figli da accudire. La sua famiglia dipendeva interamente dall’agricoltura per sostentarsi, ma quando le alluvioni hanno colpito, tutto è cambiato improvvisamente. Le loro case sono state distrutte e i raccolti sono stati spazzati via. In mezzo al caos e alla disperazione, Shama e la sua famiglia si sono trovati senza un luogo sicuro in cui stare. Il cibo scarseggiava e a volte erano costretti ad andare a letto a stomaco vuoto. Hanno perso tutto ciò che avevano: i raccolti, gli animali e tutti i loro beni.

Con l’aiuto di CESVI, Shama ha ricevuto cibo e riparo, una luce di speranza in un momento di estrema difficoltà. La strada è lunga, ma si tenta di ricostruire ciò che è stato perduto guardando avanti ad un futuro migliore. Insieme, con il sostegno di CESVI e dell’Unione Europea, sanno che possono superare questa terribile prova e guardare avanti verso un futuro migliore.