Coronavirus: raggiunto 1 milione di dispositivi di protezione donati da Cesvi per Bergamo

Continua la gara di solidarietà di Cesvi: donati e investiti 4 milioni di euro, ma molto resta ancora da fare. 

Sono stati consegnati a Bergamo 1 milione di dispositivi di protezione individuale, un cardio help, una tac mobile, 500 ventilatori e altre attrezzature mediche urgenti per far fronte all’emergenza coronavirus. L’acquisto è stato possibile grazie alla gara di solidarietà attivata nei primi giorni d’emergenza dall’organizzazione umanitaria in collaborazione con la storica ambasciatrice e madrina di Cesvi Cristina Parodi.

È  di oggi l’ultimo carico di 350mila mascherine, consegnato grazie al prezioso supporto di DHL Express Italia, che ha garantito celerità ed efficienza a questa spedizione prioritaria, in un momento difficile per il traffico commerciale «La consegna del materiale sanitario a favore della comunità di Bergamo e la collaborazione con Cesvi Onlus per la raccolta fondi sono per DHL Express fonte di grande orgoglio durante questi tempi incerti. – afferma Nazzarena Franco, CEO DHL Express Italy.

I dispositivi di protezione individuale – visiere in policarbonato, occhiali a mascherina, occhiali in policarbonato sovrapponibili, mascherine facciali filtranti FFP2, FFP3 con valvola e chirurgiche/filtranti, mascherine chirurgiche, camici impermeabili, guanti, visiere e calzari – sono stati distribuiti all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, all’Ospedale da campo degli Alpini. Tra i beneficiari dell’ultimo carico anche i volontari e gli operatori coordinati da Cesvi impegnati nei progetti in favore degli anziani con le consegne a domicilio e il Comune di Bergamo che le distribuirà attraverso la rete attivata.

Grazie al contributo di privati cittadini e aziende e all’impegno di molti personaggi del mondo della cultura dello spettacolo e dello sport, Cesvi ha raccolto e investito circa 4 milioni di euro per progetti legati all’emergenza Covid.

Prezioso per l’emergenza in corso anche l’arrivo al Papa Giovanni XXIII di attrezzature mediche di vitale importanza in questa fase di emergenza, tra cui una postazione CardioHelp, acquistata grazie al contributo del Fondo Otto per Mille della Chiesa Valdese. In arrivo a breve una Tac mobile e letti per degenza sub intensiva per l’ospedale da campo degli Alpini dopo la consegna di 5 ventilatori per la terapia intensiva avvenuta la scorsa settimana.

500 ventilatori polmonari sono stati consegnati  all’Agenzia di Tutela della Salute della provincia di Bergamo per essere utilizzati nelle strutture che accolgono pazienti Covid-19 che devono completare il percorso di recupero.

«Purtroppo, l’emergenza sanitaria non è ancora finita e l’emergenza sociale è solo all’inizio – sottolinea la presidente di Cesvi Gloria Zavatta –nonostante gli importanti risultati, non è il momento di abbassare la guardia: gli ospedali e le categorie più fragili hanno ancora bisogno di tutti noi, per questo è importante continuare a sostenere la raccolta e l’azione. Gli anziani, in questo momento, rappresentano la fascia sociale che ha più bisogno di aiuto, ma presto attueremo anche dei progetti dedicati alle categorie più vulnerabili, in primo luogo ai bambini».

Cesvi, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche sociali di Bergamo, le istituzioni di Milano e in partnership con varie realtà associative territoriali, è attivo sul territorio anche per rafforzare le prestazioni a sostegno della popolazione anziana a domicilio e garantire supporto ai nuclei fragili, isolati o in emergenza con interventi legati alle prime necessità (consegna di pasti, spesa, distribuzione di mascherine e medicinali a domicilio) e per prevenire situazioni di emarginazione e isolamento.

Per sostenere le attività di Cesvi legate all’emergenza Coronavirus è possibile fare una donazione:

– online sul sito di Cesvi: qui.

– attraverso bonifico sul conto corrente Cesvi EMERGENZE:  IT92R0311111299000000000095

– attraverso il numero verde 800 036 036 per donazioni telefoniche con Carta di Credito.

– partecipando alla campagna dedicata su gofundme: qui.

 

Foto di copertina di Giovanni Diffidenti