Giornata Mondiale contro la Malaria 2017

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Una mamma e il suo bambino vicino al loro letto protetto dalla zanzariera come prevenzione della malaria. Foto di Valeria Turrisi.

Oggi è la Giornata Mondiale contro la Malaria, una terribile infezione che ancora affligge in modo endemico parte della popolazione mondiale. Si stima che nel 2015 i nuovi casi siano stati 212 milioni, e che il numero delle vittime si aggiri intorno a 429.000 (dati OMS). Le zone più colpite sono l’Africa subsahariana e il Sud-Est asiatico, dove si è registrato il 97% delle nuove infezioni.

I più vulnerabili alla malattia sono donne incinte e bambini con meno di cinque anni. Tra questi ultimi in particolare la malaria miete la maggior parte delle vittime: nel 2015 ne è morto un bambino ogni due minuti, per un totale di oltre 300.000 giovanissime vittime.

Non siamo però di fronte a una situazione senza via d’uscita. La Giornata Mondiale contro la Malaria è infatti anche un’occasione per festeggiare i traguardi positivi raggiunti nel corso degli ultimi anni: dal 2010 al 2015 l’incidenza globale dei nuovi casi è calata del 21%, e il tasso di mortalità del 29%. Questo perché una percentuale sempre maggiore di persone considerate a rischio riceve trattamenti preventivi, e un numero sempre più alto di malati ha accesso a cure tempestive ed efficaci.

Dal 2001 Cesvi è impegnato contro la malaria in Myanmar, uno dei Paesi a più alto rischio di infezione dell’area. La nostra azione, circoscritta a 734 villaggi in dieci province tra le regioni di Mandalay, Shan State settentrionale e Kachin, agisce in tre differenti direzioni:

Prevenzione

Siamo attivi nella distribuzione di zanzariere insetticide con cui tenere lontani i pericolosi insetti portatori del morbo. Inoltre, organizziamo incontri di sensibilizzazione per informare la popolazione sulle misure preventive da adottare e per riconoscere i sintomi della malattia.

Diagnosi e trattamento

Effettuiamo test di diagnosi precoce (più di 145.000 nel periodo 2010-2016) e somministriamo trattamenti sanitari ai pazienti risultati positivi. Attraverso le cliniche mobili, riusciamo a portare il nostro intervento anche nei villaggi rurali più remoti. Una particolare attenzione è rivolta alla diagnosi in casi di donne in gravidanza o allattamento, e di bambini con meno di cinque anni.

Formazione del personale sanitario

Organizziamo training per gli operatori sanitari volontari perché siano sempre aggiornati sulle corrette procedure di diagnosi e trattamento. I volontari sono giovani tra i 20 e i 30 scelti da un Comitato di Sviluppo di cui fanno parte gli stessi membri del villaggio.

Nella totalità del suo raggio d’azione, il nostro intervento ha raggiunto nel 2016 quasi 335.000 persone.

 

In foto: letto protetto da una zanzariera impregnata di insetticida. Ph. Valeria Turrisi.