Il cambiamento climatico esiste: il racconto dell’iniziativa di CESVI e Factanza

Sì è concluso da pochi giorni l’evento “Climate Change doesn’t exist” promosso da Fondazione CESVI, Factanza Media e Mirror, per ribadire l’allarme sull’emergenza climatica e sul suo impatto globale.

In Via Paolo Sarpi a Milano, martedì 20 febbraio, è apparsa un’auto devastata da una grandine spropositata che ha lanciato un monito importante: Il cambiamento climatico esiste e non possiamo essere indifferenti di fronte all’evidenza devastante dei suoi effetti in ogni parte del mondo.

Alla presenza di passanti increduli, giornalisti, personalità del mondo dello spettacolo ed esperti tematici CESVI, insieme a Factanza, ha raccontato la genesi di un progetto che è nato proprio dalla constatazione di quanto gli effetti del climate change siano ormai visibili a tutti anche nel nostro Paese che lo scorso anno ha vissuto violente gradinate a Milano e alluvioni dalla portata devastante in Emilia-Romagna. Una consapevolezza che però ci ha spinti a riflettere su quanto gli effetti del riscaldamento globale siano differenti nella portata a seconda dell’area del mondo in cui viviamo. Il progetto, sostenuto dall’Unione Europea, ha voluto infatti porre l’attenzione su quanto accaduto in Pakistan, nel 2022 e 2023, sommerso per un terzo da alluvioni spaventose, dove oltre 8 milioni di persone hanno perso ogni cosa.

L’installazione ha voluto provocare il pubblico per attirare l’attenzione dei passanti chiamati a riflettere su un tema cruciale che ci riguarda da vicino, ma anche ad allargare lo sguardo a quei Paesi che spesso contribuiscono meno alle emissioni, e che invece pagano le peggiori conseguenze degli effetti causati dal cambiamento climatico.

L’ultimo anno ha visto 249 disastri climatici, con oltre 18.000 morti e 8.7 milioni di sfollati. Gli eventi climatici estremi stanno infliggendo ferite profonde alla vita sul pianeta, per questo è necessaria un’azione immediata per proteggere l’umanità dalle conseguenze sempre più devastanti ovunque e in particolare nei Paesi più fragili.

Ringraziamo tutti coloro che sono passati a visitare l’installazione e che con le loro voci ci hanno aiutato a diffondere questo messaggio con l’obiettivo di sensibilizzare tutti rispetto all’importanza della crisi climatica e della necessità di agire per il bene del pianeta e di tutti noi.

In particolare grazie all’Assessora all’ambiente Elena Grandi, Cristina Parodi, Giovanni Storti, Annie Mazzola, Andrea Grieco, Greta Volpi, Marco Spinelli, Di Pazza, Nicola Lamberti, Alessio Cicchini. 

Ecco alcuni dei contributi che abbiamo raccolto:

“L’immagine distrutta dalla grandine ci deve far riflettere sul fatto che non si puà più trascurare questo problema enorme”, Cristina Parodi.

“Mettetevi una mano sul cuore e anche sulla testa, perchè è lì che si pensa, e cercate di scoprire quanto voi partecipate a questo disastro climatico. E cercate di cambiare”, Giovanni Storti

“Azioni come queste sono necessarie perché spingono all’azione e alla consapevolezza: abbiamo tutti un ruolo importantissimo per la lotta alla crisi climatica”, Andrea Grieco.

“Complimenti per questa installazione che fa riflettere: per tutti colori che oggi fanno finta di non vedere”, Marco Spinelli.

“Il livello critico di inquinamento si va a incastonare in un quadro molto più grande, come viene mostrato nell’installazione”, Di Pazza (Riccardo e Luca).