Il futuro ci riguarda

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Il futuro ci riguarda. Non c’è tempo da perdere se vogliamo salvare il pianeta e soprattutto noi stessi, la specie umana. Serve impegno, cultura, etica e creatività. Questo è il messaggio lanciato giovedì 10 ottobre da Luca Mercalli in occasione dell’incontro organizzato da iSchool di Bergamo.

Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana, giornalista scientifico e – come preferisce definirsi – climatologo, si è rivolto a studenti, futuri iscritti e ai tanti ospiti presenti spiegando le cause della crisi ambientale che stiamo vivendo e proponendo alcune possibili soluzioni.

Cesvi, da sempre impegnato in progetti di tutela ambientale e sviluppo sostenibile, ha moderato l’incontro di divulgazione scientifica: un’occasione di dialogo che intercetta quella #famedicambiamenti che Cesvi interpreta anche con la sua nuova campagna di sensibilizzazione.

“Ognuno è ambientalista con la CO2 degli altri – sottolinea Mercalli – Ciascuno nel suo piccolo può contribuire a ridurre la quantità di CO2 prodotta a partire da scelte di consumo e stili di vita più consapevoli e sostenibili.”

Secondo il presidente della Società Meteorologica Italiana occorre, a tutti i livelli, guardare in faccia il problema, rendersi conto dello sbaglio che si è fatto a non ascoltare i primi avvertimenti che arrivavano già quaranta anni fa dalla comunità scientifica, e non perdere ulteriore tempo; i modelli matematici che simulano l’evoluzione del clima non sono perfetti, ma forniscono abbastanza informazioni per agire.

Alla platea di ragazzi che, come esorta a fare il motto di iSchool, si stanno preparando al futuro Mercalli ha anche evidenziato come la direzione della sostenibilità offra anche sbocchi e opportunità lavorative nella ricerca e nella progettazione di soluzioni innovative per la riqualificazione delle nostre case, la vivibilità delle nostre città e la sopravvivenza dell’homo sapiens.

Cesvi ha concluso l’incontro sottolineando le due parole-chiave della serata: conoscenza e azione per il cambiamento. Conoscenza, perché senza una solida e corretta in-formazione ambientale non si può costruire un sapere condiviso per agire in modo consapevole. Azione per il cambiamento, perché i giovani possono essere protagonisti di questo cambiamento diffondendo cultura ambientale, attivandosi nel proprio quotidiano e supportando progetti per aiutare le popolazioni più vulnerabili. Perché il futuro ci riguarda, tutti.