È passato un mese dalla terribile tempesta tropicale Daniel che si è abbattuta sulla Libia nordorientale con piogge improvvise e forti raffiche di vento, colpendo molte città e piccoli centri della regione. Due dighe situate a monte della città costiera di Derna hanno ceduto sotto l’immensa forza delle piogge torrenziali e hanno sommerso la città.
Derna è stata l’area più colpita: quasi 900mila persone sono state colpite da questa catastrofe (di cui 300.000 bambini), residenti in cinque province (Al Jabal Al Akhdar, Almarj, Bengasi, Derna e Tobruk).
Il bilancio delle vittime è di oltre 4.000 morti e più di 8.500 dispersi (Reliefweb, 9 ottobre).
CESVI, presente in Libia dal 2011, è intervenuta subito allo scoppio dell’emergenza con attività di distribuzione di aiuti umanitari, fornendo alla popolazione colpita 510 kit igienico-sanitari, 110 kit per lo svolgimento di attività ricreative con i bambini, 118 kit di abbigliamento e oltre 800 taniche d’acqua.
Attraverso il nostro intervento, grazie al sostegno di Welthungerhilfe, partner di Alliance2015, noi di CESVI vogliamo aiutare oltre 12.000 persone, le più colpite dalla catastrofe, gli sfollati e chi ha perso tutti i propri mezzi di sussistenza.
Nelle province colpite dalle alluvioni stiamo distribuendo kit di emergenza con prodotti igienici, abbigliamento e kit per alloggi di emergenza con stufe, materassi e coperte.
Ma le nostre attività si concentreranno in particolare sulla sfera della salute mentale. È prevista infatti la formazione di operatori e volontari sui servizi di primo soccorso psicologico e stiamo attivando un’unità mobile di supporto psicosociale con un team di psicologi e un esperto di protezione. Gli psicologi di CESVI forniranno servizi di supporto psicosociale di gruppo alle comunità colpite dall’emergenza, con un’attenzione particolare alle famiglie sfollate a causa dell’alluvione.
Infine verranno predisposti 4 Child Safe Space mobili in 4 aree delle province colpite, ciascuno dotato di uno staff professionista e specializzato (animatori e psicologi).
I Child Safe Space prevedono, come in tutti i contesti di emergenza in cui interveniamo, attività per i bambini inclusive e accessibili per tutti. L’obiettivo è di facilitare il ritorno dei bambini colpiti dal trauma dell’emergenza alle proprie attività quotidiane, riducendo lo stress e migliorando il benessere e lo sviluppo fisico, sociale ed emotivo.
La situazione è ancora drammatica in Libia, così come in Marocco, anch’esso colpito a inizio settembre da un tremendo terremoto e dove stiamo intervenendo attraverso distribuzione di kit di emergenza e interventi di sostegno psicosociale e di supporto educativo per l’infanzia.
Rimani al nostro fianco per non abbandonare la popolazione in ginocchio. Dona ora per l’emergenza Libia e Marocco.
© Stefanie Glinski