L’India nel sorriso di Jaya

Il 20 novembre si celebra la Giornata Mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, istituita dalle Nazioni Unite, per promuovere i diritti di bambini e ragazzi e ribadire la necessità di un impegno universale per la loro tutela.

Cesvi è da sempre in prima linea per la protezione dell’infanzia, operando attraverso le Case del Sorriso, strutture di aiuto e accoglienza in sei Paesi del mondo –  Haiti, Zimbabwe, India, Sudafrica, Brasile e Perù – nate per garantire a bambini e adolescenti cure, opportunità educative e formative e il rispetto dei loro diritti.

Secondo l’Unicef ogni anno milioni di bambini nel mondo sono vittime di violenza: solo nel 2019 sono circa 41 milioni i di bambini in tutto il mondo bisognosi di assistenza poiché vittime di varie forme di abuso come violenza, sfruttamento e abbandono.

Tra di loro Jaya, grandi occhi vispi e un sorriso contagioso, è una bambina vittima di abbandono, oggi assistita dagli operatori della Casa del Sorriso di Cesvi in India.

Quando 5 anni fa ha varcato per la prima volta le porte del centro Nambikkai, Jaya era l’ombra della ragazzina solare che è oggi: denutrita e silenziosa, non parlava con nessuno se non con la madre e la sorellina.

Jaya ricorda ancora con profonda tristezza i giorni in cui viveva a Puliakundi, un villaggio nel distretto di Cuddalore, insieme a tutta la sua famiglia. I soldi erano pochi e il cibo scarseggiava, costringendo la madre a compiere i lavori più disparati pur di dare un pasto caldo alle figlie e al marito.

Un giorno però il padre Dinesh tornò a casa ubriaco e iniziò a minacciare la madre perché il cibo in tavola non era sufficiente e cacciò lei e le figlie.

Da quel giorno Jaya, sua madre e la sorellina Khala, sono state costrette a vivere in strada, affrontando ogni tipo di avversità. Poco cibo per sfamarsi, nessun riparo dove poter dormire, lavarsi e rifugiarsi dalle intemperie. Di giorno Jaya e la sorellina cercavano cartoni o ferro da poter rivendere per permettersi almeno una bevanda calda, la notte non riuscivano a riposare per il freddo.

Sole e demoralizzate quando ormai avevano perso le speranze sono state notate da un operatore della casa del Sorriso di Cesvi che, viste le condizioni disastrose in cui vivevano, le ha portate al centro Nambikkai. Qui hanno trovato accoglienza e un posto sicuro dove dormire. Giorno dopo giorno gli operatori della Casa si sono presi cura di loro, fornendogli l’assistenza sanitaria e psicologica di cui avevano bisogno per migliorare il loro stato di salute ormai provato dalle fatiche e dalle sfide della strada. Inoltre, Jaya e la sorellina Khala hanno iniziato a frequentare la scuola e le attività extrascolastiche offerte dalla Casa del Sorriso, come le lezioni di danza e di canto.

Oggi Jaya ha 15 anni, passa metà delle sue giornate cantando, ballando e portando allegria in tutto il centro grazie al suo sorriso contagioso. Nel frattempo continua a studiare perché ha deciso che da grande vuole diventare un’operatrice della Casa del Sorriso e aiutare i ragazzi di strada come lei.

Se qualcuno mi chiedesse: “Qual è il giorno più bello della tua vita?” risponderei certamente “Il giorno in cui Cesvi mi ha accolta nella sua Casa del Sorriso”. Cesvi ci ha dato la possibilità di abbandonare la vita di strada e ricominciare a vivere” – afferma Jaya sorridendo.

Aiutaci a offrire un’infanzia serena e un futuro di opportunità ad altri bambini come Jaya: sostieni le nostre Case del Sorriso.

Foto di copertina: Roger lo Guarro