In Myanmar, i rifiuti diventano una risorsa

 

tratto dal testo di Mauro Marras – “TorinoClick”

“I centri urbani sono organi viventi, consumano energia, suolo, cibo e producono rifiuti. Sono sicuro che entrambe le nostre città siano consapevoli del valore dell’impegno volto a garantire un modello di sviluppo sostenibile e della necessità di trasformare i rifiuti in risorse. In assenza di un coinvolgimento diretto dei cittadini nelle politiche di gestione sostenibile dei rifiuti, molti degli sforzi che le città fanno rischiano di essere vanificati”. Con queste parole l’Assessore all’Ambiente di Torino, Enzo Lavolta, ha salutato una delegazione di tecnici della città birmana di Yangon in visita a Torino per uno scambio di esperienze e tecnologie nel campo della gestione dei rifiuti.

Yangon e Torino collaborano nell’ambito di un progetto finanziato dalla Commissione Europea -“Environmental protection and sustainable development: building local capacities on solid waste management” – che coinvolge due dipartimenti di Yangon e le direzioni Cooperazione e Ambiente della Città di Torino, insieme a Cesvi che da anni opera in Myanmar con interventi di emergenza e di sviluppo in diverse aree. A questi soggetti si aggiungono il progetto Ithaca del Politecnico di Torino, che offre un sistema di mapping e geo-referenziazione delle attività, e Amiat per la parte tecnico-logistica degli impianti di smaltimento.

Yangon ha oggi 6 milioni di abitanti, con una prospettiva di raddoppio nel 2020. Le finalità del progetto sono fornire alla città la base normativa, tecnologica e logistica per sviluppare la capacità di realizzare un sistema integrato di gestione dei rifiuti e sviluppare una coscienza ambientale nei cittadini a supporto di uno sviluppo del progetto su tutto il territorio del Myanmar sulla base dell’esperienza di Yangon, città che gode di una sorta di “rango ministeriale”. 

Maggiori informazioni sul progetto

Foto di Valeria Turrisi