Zimbabwe: l’economia riparte dalle arance

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Nell’area semiarida di Maramani, in Zimbabwe, Cesvi sta realizzando il progetto “Arance dello Zimbabwe” per migliorare le condizioni di vita della popolazione, circa 4.000 individui all’interno del distretto di Beitbridge.

Qui si registrano i più bassi tassi di sviluppo del Paese a causa di una combinazione di fattori tra cui: le condizioni climatiche particolarmente sfavorevoli; la composizione etnica della comunità, formata da minoranze non rappresentate a livello di governo; l’isolamento geografico dell’area; la più alta prevalenza di HIV, pari al 21,6%.

Anche quest’anno l’azienda Coface Italia, nell’ambito del progetto Coface Trade Aid, ha deciso di confermare il sostegno a questo importante intervento di Cesvi.

Grazie al supporto di Coface Italia e della Commissione Europea, il progetto sta introducendo la coltivazione degli agrumi a Maramani, puntando a favorirne la commercializzazione in ambito locale e nazionale.

Un vero business plan che include l’installazione di un sistema d’irrigazione a pivot di 60 ettari, un centro di formazione, acquisto di attrezzature agricole, un trattore e una recinzione per proteggere gli aranceti dalla fauna selvatica (soprattutto dagli elefanti).

Il progetto si svolge in partnership con aziende del settore privato che forniscono il supporto tecnico durante tutte le fasi di lavorazione: dalla preparazione dei terreni alla cura delle piante, fino alla raccolta delle arance e alla commercializzazione.

Foto di Roger Lo Guarro