Zimbabwe: riapre la Casa del Sorriso di Harare

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In Zimbabwe, Cesvi è impegnato nel supporto a orfani e bambini vulnerabili attraverso la Casa del Sorriso di Harare: un’attività che va oltre le mura della struttura e che, nel tempo, ha contribuito a ridurre il numero dei minori che vivono e lavorano in strada.

Le Case del Sorriso del Cesvi si trovano anche in altri Paesi, come Bosnia Erzegovina, Perù, Brasile, Sudafrica, India: sono luoghi di socializzazione in cui bambini e ragazzi trovano un supporto per il reinserimento nella società civile e per superare l’emarginazione. Sono il centro di coordinamento di tutti gli interventi che Cesvi svolge a livello psicologico e sociale, educativo e legale.
La gestione delle Case è affidata ai partner locali, secondo un’ottica di promozione dello sviluppo umano e economico fondato sulla valorizzazione delle risorse presenti sul campo.

La Casa del Sorriso di Harare, creata nel 2004, è un centro di accoglienza per ragazzi di strada, abbandonati o orfani a causa dell’Aids, dimenticati da tutti, a rischio di droga e delinquenza. La Casa offre loro una possibilità concreta di salvezza e di riscatto: un luogo dove trovare cibo, cure mediche, sostegno psicosociale e legale, corsi di formazione e laboratori artistici. La Casa favorisce inoltre, quando possibile, la riunificazione familiare.

In questi giorni la Casa è stata riaperta dopo un periodo di ristrutturazione, resa possibile dal contributo di Australian Aid e di tanti donatori privati. Grazie a questo rinnovo, Cesvi è oggi in grado di offrire ai ragazzi un numero ancora maggiore di servizi in condizioni di totale sicurezza.

L’inaugurazione della Casa, venerdì 23 ottobre, sarà l’occasione per presentare la mostra di Giovanni Diffidenti “Family… where everything begins”. Le immagini in mostra riflettono le esperienze personali dei ragazzi, a partire dai motivi che li hanno condotti a vivere in strada, rappresentati attraverso un oggetto simbolico. I ragazzi hanno partecipato volontariamente a questo progetto di comunicazione, raccontando la loro storia nella consapevolezza che questa potrà aiutare altri minori come loro.

Un ringraziamento speciale al fotografo Giovanni Diffidenti, a Loris Palentini, rappresentante di Cesvi in Zimbabwe, a Enias Marama, Winidzai Rwaendepi, Harold Marama, Nokholo Mhluzani, LLyn Hungerford e a tutto lo staff Cesvi nel Paese.