Siracusa, quei bambini venuti dal mare

L’infanzia di Taha, un bambino egiziano tra gli 11 e i 12 anni, è finita lo scorso agosto quando la mamma gli ha annunciato che la settimana dopo sarebbe partito per l’Italia. “Raggiungi tuo fratello, che ci manda i soldi per la casa. Quello che fai qui non ci aiuta. In Italia, invece, c’è futuro. Quando tornerai faremo anche a te una casa con i mobili e potrai sposarti”.

Lui non voleva dispiacerle, ha detto va bene.

Inizia così il reportage della giornalista Mara Accettura su D La Repubblica che racconta l’impegno dell’associazione AccoglieRete di Siracusa, partner locale del Cesvi, nel supportare i minori stranieri non accompagnati che approdano sulle coste siciliane, in fuga da contesti di guerra, violenza e povertà. >> Leggi tutto il reportage

Taha è uno di loro. Al porto di Rashid ha visto il mare nero ed è scoppiato in lacrime. Poi si è imbarcato con 250 persone. Pane bagnato per 14 giorni, in balia di un motore rotto e delle onde.

Sbarcato a Siracusa il bambino è finito in mezzo un centinaio di adulti al centro di Augusta (poi chiuso, ndr), dove di notte ne accadevano di tutti i colori.  Poi, dice, “ho incontrato Carla”.

“Carla” è Carla Trommino, una avvocatessa siracusana di 37 anni, che ha fondato AccoglieRete per dare voce ai minorenni immigrati con la diffusione delle tutele legali.

“Fino a un anno e mezzo fa i minori arrivati in Italia erano un fenomeno sotterraneo”, spiega Trommino, “Il tutoraggio, previsto dalla legge, viene assegnato raramente. Garante è il sindaco, qualche avvocato e le comunità, con i relativi conflitti di interesse. O nessuno. Su 540 minori sbarcati a Siracusa nel luglio 2013 solo sei avevano un tutore”.

Carla faceva già la tutrice di bambini italiani e conosceva bene la legge sull’immigrazione. Ha fatto due più due: diffondere la figura del tutore legale con un’associazione che aiutasse chiunque abbia voglia di farlo, ma non capisce nulla di burocrazia.

Cesvi ha deciso di credere in questa sfida e  di sostenere AccoglieRete, che segue attualmente circa 600 minori stranieri di età compresa tra gli 11 e i 17 anni, provenienti prevalentemente da Gambia, Egitto, Somalia, Senegal, Eritrea, Mali e Siria.

Il ruolo del tutore, formato e assistito legalmente da AccoglieRete, richiede un impegno variabile: da un minimo di 12-20 settimane per espletare le procedure legali di regolarizzazione e il collocamento del minore in una struttura idonea, in genere si protrae fino ai 18 anni per completare il progetto migratorio.

Per informazioni: [email protected]

 
Nella foto di copertina di Alberto Moncada: Carla Trommino con il piccolo Taha.