Terremoto Centro Italia: ripartiamo dalle scuole

Negli ultimi giorni è arrivata la pioggia nelle zone già duramente colpite dal sisma del 24 agosto e la paura della stagione fredda è ormai alle porte.

Gli esperti del team emergenze di Cesvi hanno effettuato due missioni di monitoraggio sia sul versante laziale che su quello marchigiano per rilevare i bisogni e coordinarsi con la Protezione Civile e gli altri attori operativi sul territorio.

“Abbiamo ottenuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca l’accreditamento come organizzazione titolata ad operare nelle zone colpite dal terremoto in Centro Italia” – spiega Daniela Bernacchi, amministratore delegato di Cesvi – “Effettueremo le distribuzioni di materiale scolastico martedì 14 settembre in modo da terminare in tempo per l’inizio della scuola, che è previsto il 15”.

“Abbiamo parlato con le insegnanti che ci hanno fornito un elenco dettagliato dei materiali necessari per la scuola di Arquata del Tronto e le sue frazioni e per Montegallo, un comune limitrofo” – sottolinea Lorena D’Ayala Valva, coordinatrice di Cesvi per le emergenze – “Distribuiremo kit scolastici per un centinaio di bambini della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado: zaini, quaderni, matite, tempere, pennelli, carte geografiche e una serie di altri materiali di cancelleria”.

“Bisognerà pensare anche ai prodotti per la pulizia della scuola e per l’igiene dei bambini” aggiunge Lorena – “e ci stiamo informando sulla possibilità di fornire altri servizi complementari in base ai bisogni più urgenti. Il coordinamento sul territorio è cruciale per dare una risposta efficace e integrata”.

Tra gli incontri dei giorni scorsi, anche quelli con  la dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Ascoli Piceno e con un rappresentante del SIPEM, la Società Italiana di Psicologia dell’Emergenza.

“Ci piacerebbe mettere a disposizione l’esperienza di supporto psicologico per il superamento del trauma che abbiamo maturato in contesti simili, come i terremoti dell’Emilia Romagna e del Nepal, soprattutto a favore dei bambini” – spiega la coordinatrice di Cesvi – “Anche nel medio-lungo periodo, quando l’attenzione mediatica sarà calata, bisognerà continuare a lavorare”.

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