Case del Sorriso in India: la storia di Kavitha

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Il 26 dicembre del 2004 un catastrofico maremoto si è abbattuto sulle coste dell’Oceano Indiano. Indonesia, Sri Lanka, India e Thailandia sono stati i Paesi più colpiti, con un bilancio finale di oltre 250.000 vittime e 3-5 milioni di sfollati.

A 10 anni dallo Tsunami, Cesvi continua il racconto del suo intervento a favore delle popolazioni colpite, condividendo le storie di alcune giovani vittime supportate nelle Case del Sorriso del Tamil Nadu.

Ecco la storia di Kavitha, 30 anni, originaria del villaggio di Samiyarpettai.

Durante lo tsunami, mentre l’acqua devastava la sua casa, non capendo di cosa si trattasse, Kavitha è andata in cerca della madre, che si era recata in spiaggia a vendere il pesce. Non riuscendo a identificarla, ha continuato a vagare con l’acqua che le arrivava fino alla gola, piangendo e urlando invano il nome della donna. La madre, che si trovava sulla spiaggia, era stata spazzata via dalla violenza dell’onda e gettata vicino ad un cespuglio. Lì è rimasta, sott’acqua e priva di sensi, finché non è stata salvata da alcuni volontari e portata d’urgenza all’ospedale statale di Cuddalore.

Kavitha, che la cercava disperatamente, è venuta a sapere per caso dell’accaduto e ha raggiunto con il bus l’ospedale, dove l’ha potuta identificare. Tutto questo è avvenuto in circa 8 ore: ore di paura, di panico e di angoscia inimmaginabili. Kavitha era terrorizzata all’idea di perdere la sua mamma, anche perché era già orfana di padre dall’età di 5 anni. La vita intera della sua famiglia dipendeva dalla madre che, attraverso la vendita del pesce, riusciva a sfamare i figli. Senza di lei, i bambini non avrebbero avuto alcuna fonte di sostentamento.

Considerata la grave situazione familiare, Ekta – partner locale del Cesvi – ha deciso di offrire un lavoro a Kavitha. Così la ragazza ha iniziato a lavorare con un ruolo logistico/organizzativo per due anni, diventando poi la Responsabile della Casa del Sorriso. Quando è stata assunta da Ekta, aveva appena ottenuto il diploma del Corso di Studi in Biotecnologie (DMLT). Oggi è una collaboratrice motivata e affidabile, che si impegna al massimo nel lavoro. Grazie all’opportunità offerta da Ekta, ha sviluppato le sue capacità professionali e personali: ha imparato a guidare, a usare il computer, a cucire, a danzare e anche a gestire le pubbliche relazioni. La sua passione è la lingua inglese e per questo si è iscritta ad un corso di laurea a distanza presso l’Università di Annamalai, portandolo a termine con successo. In seguito, ha ottenuto anche la laurea magistrale in inglese e ora sta frequentando un master di secondo livello.

Devo tutti i miei successi ad Ekta e Cesvi”, spiega la giovane, “perché mi hanno dato la possibilità di studiare e di affinare le mie capacità”.

Tutte le responsabilità della famiglia sono sulle spalle di Kavitha, che è riuscita a ripagare i debiti della madre e a far sposare le sue sorelle. Qualche tempo fa, anche lei si è sposata con un uomo che lavora in Qatar, ma ha deciso di continuare ugualmente il suo lavoro di Responsabile della Casa del Sorriso.