Ucraina, convivere con la guerra. La storia di Darina

­­­La guerra in Ucraina continua a sconvolgere la vita della popolazione. Dopo due lunghi anni di conflitto sono più di 17,6 milioni le persone che necessitano di supporto umanitario nel Paese, mancano i servizi, i beni essenziali, il cibo.  La salute mentale delle persone è gravemente compromessa, 10 milioni di persone infatti hanno bisogno di sostegno dal punto di vista psicologico, a causa dei traumi provocati dalla guerra e della convivenza con una situazione di precarietà continua.

Noi di CESVI siamo vicino alla popolazione per fornire supporto sia dal punto di vista psicosociale che sanitario, oltre che per garantire sicurezza e protezione.

Tra le tante persone che CESVI ha incontrato in questi due anni vogliamo raccontare la storia di Darina, oggi assistita attraverso i nostri servizi di supporto psicosociale per mamma e bambino.

Darina vive con il marito e due figli, Elina e Dmytro nell’area di Bucha. Suo marito ha perso il lavoro per la guerra, rendendo difficile trovare impiego anche a causa dei suoi problemi di salute. La storia di Darina è un racconto di resilienza e amore in tempi difficili.

L’odissea della sua famiglia è iniziata quando l’esercito russo è avanzato in Ucraina, costringendo Darina e la sua famiglia a lasciare la propria casa a Gostomel, poco a nord di Buycha, e cercare riparo a Rudnytske, circa 75km ad est di Kyiv. Tuttavia, si sono trovati sotto occupazione poco dopo essersi stabiliti. Darina era incinta di nove mesi e non aveva idea di come affrontare il parto in una situazione così insicura. Grazie all’aiuto dei vicini che hanno trattato con l’esercito russo Darina ha ottenuto la possibilità di spostarsi per ricevere assistenza medica e così ha partorito il 9 marzo 2022 con un cesareo d’urgenza. Nonostante si trovasse a 30 chilometri dalla zona di conflitto, l’ospedale era comunque costantemente minacciato dalle esplosioni.

Dopo il parto siamo dovuti fuggire con la piccola appena nata tra le braccia. Non avevamo nessun piano, non eravamo pronti, ma la spinta per sopravvivere e la speranza ci hanno guidati.  Siamo partiti, rischiando le nostre vite per raggiungere la sicurezza” racconta Darina.

Con coraggio e determinazione Darina e la sua la famiglia hanno cercato un luogo più sicuro dove vivere a Drohobych, nella regione di Leopoli. L’anno successivo Darina ha dato alla luce un’altra bambina, il senso di paura e di insicurezza ha continuato ad accompagnarli.

Viviamo vicino a un campo militare, e quando siamo fuori, possiamo sentire l’allarme. E a casa, posso sentire il rumore delle difese aeree. Mia figlia Elina è terrorizzata da quei suoni. Non voglio più vivere in questo terrore. Voglio la pace, voglio tornare a casa. Voglio che i bambini possano crescere e giocare in pace”.

Tornata finalmente nella propria casa con la sua famiglia, oggi Darina frequenta Child Safe Space di CESVI a Bucha dove una psicologa infantile conduce due volte a settimana un gruppo di sostegno per giovani madri e i loro figli su temi quali lo sviluppo e l’educazione dei bambini. Qui ha potuto ricevere supporto emotivo, psicologico, ma anche aiuto concreto come pannolini e cibo per nutrire i bambini. Darina è felice di avere un luogo dove incontrare altre persone in sicurezza e imparare modi nuovi e cose nuove su come crescere nel migliore dei modi i propri figli. Questo luogo è diventato un rifugio per Darina, dove poter entrare in relazione con altre madri e specialisti, imparando e condividendo esperienze in un ambiente confortevole e sicuro. “È un luogo sicuro dove poterci rilassare, giocare con i bambini, cambiarli, e anche una piccola cucina dove riscaldare i pasti da dare ai piccoli”. Ha concluso Darina.

Noi di CESVI continuiamo a rimanere al fianco della popolazione e stiamo intensificando i nostri interventi di supporto psicosociale anche nelle regioni sud-orientali del Paese (Mykolayiv, Kherson e Kharkiv) colpite da costanti bombardamenti, sfollamenti e minacce, dove stiamo sostenendo oltre 1.600 bambini a rischio (traumatizzati, orfani, bambini con disabilità) con attività di sostegno emotivo e psicologico e attività di carattere educativo e ricreativo.

In questi due anni attraverso i nostri interventi di supporto psicosociale a Bucha abbiamo formato oltre 50 professionisti, fornito oltre 2.550 sessioni di supporto psicosociale, e supportato più di 1.567 persone, di cui 300 bambini. Con le attività del Child Safe Space abbiamo accolto invece oltre 3.400 bambini e fornito oltre 900 sessioni di supporto psicosociale.

Sono inoltre attive oggi 4 squadre mobili di psicologi nelle Regioni di di Khmelnytskyi e Ternopil’ e 5 nell’Est del Paese.

I nostri interventi oggi sono rivolti anche alla riabilitazione e costruzione di rifugi anti-bomba che offriranno un ambiente sicuro a oltre 260 bambini di 2 scuole e 1 asilo nell’Oblast di Kyiv. Altri rifugi sono in programma nell’Oblast di Kharkiv entro l’estate.

Per sostenere il sistema sanitario inoltre nell’ Oblast di Kharkiv e Donetsk abbiamo attivato un intervento per fornire farmaci e attrezzature sanitarie e stiamo avviando insieme ad un partner specializzato due unità mobili sanitarie.

In Ucraina la guerra non è ancora finita e noi di CESVI rimaniamo al fianco della popolazione per restituire speranza e ricostruire la vita delle persone. Aiutaci a sostenere le popolazioni colpite da guerre e conflitti.