Un violento ciclone colpisce il Tamil Nadu

Sostieni il fondo emergenze Fai la tua Donazione

 

Il 12 dicembre il ciclone Vardah, il più violento a colpire la zona negli ultimi vent’anni, ha attraversato Chennai, capitale dello stato indiano del Tamil Nadu, e le aree circostanti. Piogge intense e forti venti hanno colpito tutta la costa radendo al suolo abitazioni, interrompendo le linee di comunicazione e bloccando l’intero sistema di trasporti per tutta la giornata di lunedì. Le vittime accertate fino ad ora sarebbero almeno 25.

Le autorità del National Disaster Response Force si sono mosse per affrontare la situazione, mobilitando fin da subito otto squadre di salvataggio. Secondo il Governo del Tamil Nadu, migliaia di persone sono state evacuate, e oltre 7000 sono state condotte in 54 campi di soccorso tra i distretti di Chennai, Kanchipuram, Tiruvallur e Villupuram.

Anche i villaggi delle zone di Ponneri e Gummidipoondi, nel distretto di Tiruvallur, sono stati fortemente colpiti dal ciclone. Le zone abitate erano state fortunatamente evacuate in precedenza, ma abitazioni e barche da pesca hanno subito ingenti danni, minando tra l’altro una delle fonti di sostentamento economico di molte famiglie.

Anche una delle tre Case del Sorriso di Cesvi, struttura ricettiva e luogo ricreativo per centinaia di bambini e ragazzi indiani, è stata danneggiata dal passaggio di Vardah. Parte del tetto è stata divelta, l’impianto elettrico ha subito danni lasciando la struttura senza alimentazione, e 25 alberi sono stati sradicati dalla violenza dei venti. Un’ispezione ha inoltre riscontrato diverse crepe nelle pareti.

I bambini  ei ragazzi che frequentano le Case hanno fra i 6 e i 18 anni e provengono tutti da situazioni familiari disagiate. Proprio per questo la Casa diventa per loro un punto di riferimento importante, dove sentirsi protetti e ascoltati.

All’interno delle Case del Sorriso, questi ragazzi ricevono cure, sostegno psicosociale, materiale didattico per poter studiare e assistenza legale.

È importante quindi che la struttura venga riabilitata in tempi rapidi, per poter così garantire a tutti i bambini il regolare funzionamento delle attività e l’accesso a uno spazio protetto, ancora più necessario in situazioni di fragilità come quella determinata dal ciclone Vardah.

 

Foto di Mariavittoria Trovato