Una pentola… in comune

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Una pentola in comune

Testo di Matteo Manara

100.000 vaccinazioni al giorno, oltre 6 milioni di dosi somministrate. Anche in Perù, è così che si misura la speranza di uscire dal buio tunnel della pandemia, nel quale il Paese latinoamericano (primo al mondo per mortalità da Covid-19) si è trovato in pieno, a causa della diffusa povertà e di un sistema sanitario precario, in cui tutt’oggi sono pressoché esauriti (oltre che estremamente costosi) i posti in terapia intensiva. Si tratta di un Paese in cui Cesvi è presente da moltissimi anni, attraverso azioni che hanno avuto necessariamente bisogno di essere ripensate e integrate nel corso dell’ultimo anno.

Prendiamo l’esempio del supporto ai giovani alunni della scuola di San José Obrero, situata in un quartiere periferico di Lima sud, e da anni beneficiaria del sostegno di Cesvi perché attenzionata in ragione dell’alto tasso di violenze nei confronti dei bambini.

Villa Maria del Triunfo è uno slum fatto di case costruite in modo precario, non in muratura, e abbarbicate sulle pendici scoscese e accidentate di una collina rocciosa. In questo contesto, la maggioranza delle famiglie sopravviveva con il lavoro informale degli adulti, naturalmente venuto meno allo scoppio della pandemia. Gli abitanti del luogo ricordano quei mesi difficili: i vicini che perdevano il lavoro, i consigli di quartiere che a poco a poco si organizzavano per mettere in comune quinoa, zucchero, riso e fagioli… le mamme che si rimboccavano le maniche per iniziare a cucinare per tutti aiutando così le famiglie più povere. È nata in questo modo la “Olla comun” (letteralmente “pentola in comune”), una modalità di mutuo sostegno completamente auto-organizzata a livello locale che ha oggi molte “sorelle”, sorte altrettanto spontaneamente in altri quartieri della capitale e che ormai è diventata destinataria, da parte di Cesvi, di una forma di aiuto che non era consueta nell’era pre-Covid: la donazione di alimenti per permettere alle persone di sopravvivere.

Frida ne è la coordinatrice e racconta: “In questa zona impervia praticamente non arrivavano donazioni, quasi per nulla. Per questo ringraziamo Dio di averci fatto entrare in contatto con Cesvi, attraverso i nostri figli che sono alunni della scuola San José Obrero. Cesvi ci ha fornito alimenti ricchi di proteine e vitamine. Le 30 mamme che cucinano a turno nella nostra Olla comun erano estremamente preoccupate perché non avevano quasi più prodotti. Temevamo di dover smettere di cucinare… e poi siete arrivati voi.”

La luce in fondo al tunnel della pandemia non è solamente quella dettata dalla crescita nel numero delle vaccinazioni, ma anche quella portata nella vita di tante persone dal tuo aiuto e da quello di Cesvi.