Educazione resiliente in Libano durante il lockdown

A seguito della chiusura di scuole e centri sportivi e del lockdown generale imposto dal governo Libanese per fronteggiare l’emergenza Covid-19, Cesvi, ha riconvertito le attività dedicate all’infanzia adattandole al nuovo contesto. Sono 1500 i bambini rifugiati e libanesi della regione di Beirut e Mount Lebanon provenienti da famiglie vulnerabili e a rischio abbandono scolastico che sono stati coinvolti dal progetto “EducAzione Resiliente”, realizzato da Cesvi e Acted e finanziato da AICS Libano, in attività sportive e artistico-ricreative volte a stimolare i loro talenti e la loro autostima, e in percorsi per gestire le emozioni e rafforzare la coesione sociale.

Lo staff di Cesvi insieme al partner Hoops, non ha mai smesso di supportare i minori, anche a distanza, nella gestione dello stress causato dalla quarantena. Attraverso l’uso dei social network e la condivisione di contenuti video, i bambini hanno anche potuto svolgere gli allenamenti da casa per mantenersi in forma. Cesvi ha lavorato anche sulla sensibilizzazione e l’educazione fornendo indicazioni in merito alla prevenzione e risposta al virus, e combattendo, attraverso il dialogo, i rischi legati alle misure di isolamento sociale.

In vista della riapertura delle scuole per assicurare la prevenzione e il controllo del Covid-19, Cesvi distribuirà kit igienici ad alcune delle scuole riabilitate dal partner ACTED.

Lo scorso 10 giugno Cesvi e Acted hanno eseguito un passaggio di consegna simbolico ai direttori delle scuole riabilitate e fornite di impianto fotovoltaico di Achrafieh, Jdaidet El Matn, Bhamdoun e Falougha, consegnando loro una placca che certifica il raggiungimento degli obiettivi per assicurare l’accesso equo e sicuro ai servizi educativi a Beirut e in Mount Lebanon.