Una cena solidale per la Somalia

Brescia(BS) il 15/05/2017

Somalia, foto di Alessandro Rocca.

Lunedì 15 maggio presso l’Istituto Cesare Arici di Brescia, si terrà una cena solidale organizzata dagli studenti del ginnasio che hanno deciso di sostenere il progetto “Emergenza Siccità in Somalia” di Cesvi, che verrà presentato durante la serata.

Un’emergenza purtroppo trascurata dal punto di vista mediatico, ma che coinvolge 6,2 milioni di persone con più di 200.000 bambini in stato di grave malnutrizione.

Il ricavato della serata andrà proprio a sostegno dei bambini e di tutta la popolazione somala, al fine di ridurre la mortalità infantile attraverso un approccio sanitario integrato che include la gestione di centri di salute e cliniche mobili e la diffusione di campagne di informazione e sensibilizzazione.

Le attività di Cesvi si concentrano nelle regioni di Hiraan, Benedir, Lower Shabelle e Mudug. A Mudug, in particolare, gli effetti negativi di tanti mesi caratterizzati da scarse precipitazioni sono stati devastanti: le comunità locali hanno dovuto affrontare la morte dei capi di bestiame che rappresentano, nella maggior parte dei casi, la principale fonte di guadagno. In quest’area le condizioni di oltre 280mila persone sono ritenute critiche e quelle di altre 3.000 sono considerate dall’Integrated Food Security Classification come “emergenziali”. A queste problematiche si aggiunge la piaga degli sfollati: oltre 90mila persone, infatti, sono state costrette abbandonare le loro case in cerca di cibo e acqua o per sfuggire ai conflitti in corso nel Paese.

Oltre alla sicurezza alimentare e alla resilienza, in Somalia Cesvi è impegnato nei settori della salute e della nutrizione.

Nel Paese è in aumento la preoccupazione per i casi di colera e di diarrea acuta, poiché la disponibilità di fonti d’acqua pulita scarseggia e gli abitanti delle aree rurali si stanno spostando verso i campi di sfollati interni.

Gli operatori locali di Cesvi raggiungono le zone più remote al fine di garantire il trattamento contro la malnutrizione acuta a tutti i bambini. A seconda della gravità delle loro condizioni, i piccoli pazienti vengono riferiti ai centri sanitari locali o alle cliniche mobili per il trattamento immediato. In caso di complicazioni, sono portati direttamente in ospedale.

L’obiettivo è raggiungere 400.000 persone con servizi sanitari essenziali e oltre 150.000 bambini malnutriti e le loro mamme con interventi nutrizionali salva-vita.

 

Un ringraziamento speciale alla Professoressa Maria Celeste Cena e a tutti i ragazzi del ginnasio dell’Istituto Cesare Arici di Brescia.

 

Foto di copertina: Alessandro Rocca