Cesvi in Myanmar per salvare le mamme e i loro bambini

Foto di Gianfranco Ferraro.

Il Myanmar è un Paese con un alto tasso di mortalità maternoinfantile. Migliaia di donne e bambini muoiono ancora oggi per cause legate alla gravidanza o al parto che sono prevedibili e curabili.

L’obiettivo dell’intervento di Cesvi in Myanmar nel settore sanitario è ridurre la mortalità, la sofferenza e i problemi legati alla salute delle comunità, garantendo a tutti un accesso quanto più esteso possibile ai servizi di base.

Troppe mamme e bambini muoiono ogni giorno. C’è ancora molto da fare affinché i tassi elevati di mortalità materno-infantile diminuiscano in Myanmar, dove l’accesso alle cure sanitarie non è garantito a tutti. Molte morti potrebbero essere evitate implementando interventi essenziali per la salute materno-infantile: è questo l’obiettivo del nostro progetto in un Paese in cui avere un figlio vuol dire, spesso, rischiare la vita” dichiara Daniela Bernacchi, Amministratore delegato Cesvi.

Dal 2015 Cesvi ha sviluppato un progetto volto alla sensibilizzazione, prevenzione e controllo della mortalità materno-infantile nelle township di Manton, Namhsan e Namthu nello Shan State settentrionale, per un totale di circa 34mila beneficiari diretti e oltre 61mila beneficiari indiretti.

Il progetto accresce la capacità di governance sostenendo i dipartimenti di salute delle township per rafforzare la loro capacità di supervisione e fornitura dei servizi a tutti i beneficiari dei villaggi.

L’azione che conduciamo sul campo è volta a portare un decisivo miglioramento nelle condizioni sanitarie delle comunità e si concretizza in:

  • formazione e aggiornamento degli operatori sanitari di comunità e ostetriche ausiliari;
  • campagne di sensibilizzazione e informazione anche nei villaggi più remoti;
  • acquisto di attrezzature, materiale sanitario e farmaci necessari identificati dal Piano Sanitario Nazionale;
  • supporto alla copertura sanitaria dello Stato nelle aree più remote e teatro di conflitti, grazie alla formazione di nuovi operatori di comunità.

Il nostro approccio punta al rafforzamento del sistema sanitario e alla condivisione di obiettivi comuni con le popolazioni locali, in modo da creare comunità più responsabili, autonome e resilienti. La formazione è fondamentale affinché il sistema sanitario locale possa farsi carico delle problematiche principali anche dopo la conclusione del nostro intervento. A questa si aggiunge, a livello comunitario, la necessità di meccanismi efficaci per documentare e rispondere ai bisogni più diffusi della popolazione. In questo modo si assicura la trasparenza del programma, si massimizza la partecipazione e la leadership della comunità e si garantisce la qualità e l’auto-sostenibilità a lungo termine dell’intervento.

 

Foto di Gianfranco Ferraro