Sud Sudan: 3.7 milioni di persone a rischio

Se non ci sarà una mobilitazione a livello mondiale, 3.7 milioni di persone in Sud Sudan moriranno di fame, prima della fine del mese di settembre.

Sempre più sudanesi vivono mangiando esclusivamente erba e semi. “Poiché i contadini non possono arare i loro campi, non ci sarà alcun raccolto quest’anno e le ultime scorte verranno esaurite entro la fine di settembre. Coloro che sono riusciti a sfuggire al conflitto rischiano ora di morire di fame” sottolinea Mathias Mogge, direttore progetti di Welthungerhilfe, partner tedesco di Cesvi all’interno del network europeo Alliance2015. “Fino ad oggi la guerra civile ha costretto 1.5 milioni di persone a scappare”.

Cesvi opera in Sud Sudan dal 1999. Nel corso degli anni, i progetti realizzati in diverse aree del Paese hanno riguardato la protezione dell’infanzia e l’accesso all’acqua, la gestione ambientale, la salute e l’igiene, la sicurezza alimentare. Proprio in quest’ultimo settore, prenderà il via a settembre un nuovo intervento di Cesvi e del partner ceco di Alliance2015, People in Need, che punta a lottare contro la malnutrizione garantendo l’autosufficienza alimentare di oltre 5 mila famiglie

Il progetto, sostenuto dalla Commissione Europea, prevede molteplici attività che vanno dalla fornitura di strumenti agricoli alla consulenza tecnica per il potenziamento e la diversificazione delle colture, dalle campagne di vaccinazione del bestiame a iniziative educative per una corretta alimentazione infantile.

Raramente in passato è stato possibile prevedere con tale precisione gli esiti di una catastrofe umanitaria. Secondo le Nazioni Unite, si tratta della “peggiore crisi alimentare del mondo”50.000 bambini sudanesi sono a rischio di morire di fame entro la fine di quest’anno.

Se la comunità internazionale non interviene nel lasso di tempo che va da qui alla fine di settembre, sarà troppo tardi per la popolazione del Sud Sudan”, sottolinea Mathias Mogge. “Non possiamo permettere che una carestia simile a quella del Corno d’Africa del 2011 si ripeta ancora”. Nel 2011, oltre 10 milioni di persone morirono di fame a causa della siccità.

Cesvi aderisce alla campagna di Welthungerhilfe per porre fine a questa tragedia. Aiutaci a diffondere il messaggio! 

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