Stiamo vincendo l’Aids in Africa. Non fermiamoci!

Oggi, nel mondo, 35,3 milioni di persone sono contagiate dall’Hiv.

Un gruppo di testimonial appoggia la lotta che dal 2001 il Cesvi conduce contro questo terribile male in Africa, partendo da un piccolo ospedale dello Zimbabwe.

In italia 3.800 nuovi casi nel 2012 e il più alto numero di morti per Aids in Europa.

Dal 1 al 21 dicembre puoi contribuire con un sms al 45503

 

 

 

Ogni anno, il 1 dicembre si celebra la Giornata Mondiale di lotta all’Aids.

L’infezione da Hiv continua a propagarsi e l’Aids rimane la pandemia che miete più vittime al mondo. In Italia, sono soprattutto i giovani a sottovalutare i rischi della malattia: 1 su 3 pensa che “esiste ma è tenuta sotto controllo e non fa quasi più vittime”, 1 giovane su 5 è a rischio perché non ne ha sentito parlare a scuola e solo raramente sui media. Solo il 35% dei ragazzi e ragazze in Italia usa abitualmente il preservativo e solo il 29% dichiara di aver fatto il test. E’ quanto rivela un’indagine Doxa realizzata tra i giovani dai 16 ai 34 anni per il Cesvi a trent’anni dall’identificazione del virus Hiv.

Cesvi rilancia Fermiamo l’Aids sul nascere, la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi, giunta alla dodicesima edizione, con il duplice obiettivo di sostenere la lotta al virus nei Paesi più colpiti e rialzare il livello di attenzione fra i giovani italiani sulla necessità della prevenzione.

In Italia, l’Istituto Superiore di Sanità per il 2012 registra 3.800 nuovi casi di persone infette. Complessivamente il numero di italiani sieropositivi tocca quasi i 140 mila. Con un pericoloso aumento dei casi fra i giovanissimi e il picco di infezioni – il 36,1% dei casi totali – che torna a colpire dopo anni la fascia d’età 25-34 anni. Gli ultimi dati UNAIDS 2013 rilevano il drammatico primato italiano: l’Italia, con 1.700 decessi l’anno, è il Paese europeo con il più alto numero di morti per Aids.

L’Africa Sub-Sahariana continua ad essere la regione più colpita al mondo con 25 milioni di persone che convivono con il virus Hiv, tra cui 2,9 milioni di bambini. Solo nel 2012 il numero delle nuove infezioni è stato di 1,6 milioni. Tuttavia, su scala mondiale, dal 2001 al 2012 il numero di persone che hanno contratto l’Hiv è sceso di un terzo del totale ed è addirittura dimezzato nel caso dei bambini. E’ significativo che in Zimbabwe, uno dei Paesi più colpiti, grazie all’attenzione delle organizzazioni internazionali e alle politiche locali, il numero delle donne che hanno contratto l’Hiv sia sceso del 26%. Anche le morti per Aids sono scese a 1,6 milioni l’anno scorso.

Dal 1° al 21 dicembre 2013 puoi aiutarci a combattere l’Aids e a prevenire la trasmissione madre-figlio del virus!

Invia subito il tuo sms da 2 euro al 45503 da cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce e Nòverca o chiama da rete fissa TWT, oppure dona 5 o 10 con una chiamata al 45503 da rete fissa Telecom Italia, Infostrada, Fastweb e Tiscali.

Segui anche la nostra campagna digitale #sononatolibero a aiutaci a diffondere il messaggio tra i più giovani!

Da 12 anni, Cesvi è fortemente impegnato nella sensibilizzazione e nella prevenzione della trasmissione dell’Hiv da mamma a bambino in Africa. Con la campagna Fermiamo l’Aids sul nascere, Cesvi porta terapie farmacologiche, assistenza e formazione sanitaria insieme a servizi di ascolto e prevenzione. In Zimbabwe, Cesvi sostiene l’Ospedale St Albert e ha creato la Casa del Sorriso per accogliere i ragazzi orfani a causa dell’Aids e offrire loro un’alternativa concreta alla strada. Cesvi interviene nella lotta all’Aids anche in Congo RDC dove, già impegnato nella formazione scolastica, l’alfabetizzazione e la formazione professionale dei ragazzi di strada, promuove servizi medici di diagnosi e cura dei pazienti affetti da Hiv e lavora con l’Ospedale Generale di Matete.

“Dal 2009 al 2012 il numero di nuove infezioni tra i bambini è diminuito del 40% grazie a servizi di informazione e distribuzione dei farmaci antiretrovirali per prevenire la trasmissione madre-figlio del virus” – sostiene Giangi Milesi, Presidente Cesvi – “Nel solo Zimbabwe, con l’impegno di Cesvi, sono stati salvati oltre 3.000 bambini, formati 2.000 operatori sanitari e sottoposte a test quasi 90 mila donne. Nei distretti dove operiamo la percentuale di siero-prevalenza è scesa negli ultimi 6 anni dal 23 al 13%. Tanto è stato fatto, ma è necessario continuare in questa direzione”.

Al coro di “Fermiamo  l’Aids sul nascere” si sono uniti personaggi del mondo dello spettacolo come Lella Costa, Claudio Bisio, Cristina Parodi, Alessio Boni e il Trio Medusa. Quest’anno anche il mondo dello sport si schiera con Cesvi con il patrocinio della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) e con la Lega Pallavolo che diffonderà il messaggio in occasione delle partite di Serie A1 e A2 del 1 dicembre.

Insieme stiamo vincendo l’Aids in Africa. Non fermiamoci!

 

Foto di copertina: Roger Lo Guarro