Cesvi e Parco Oltremare contro il lavoro minorile

In occasione della Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile (12 giugno), Cesvi e il Parco Oltremare di Riccione si uniscono per richiamare l’attenzione sui diritti dell’infanzia, ancora calpestati in molte parti del mondo.

Nel weekend dell’8 e 9 giugno il Parco Oltremare di Riccione ospiterà la campagna Stop Child Labour mostrando l’impegno dell’ONG italiana a favore dell’infanzia. Piccoli e grandi visitatori verranno accolti dai volontari che spiegheranno l’impegno del Cesvi per la protezione e la promozione dei diritti dei bambini e l’importanza dell’istruzione nella lotta contro lo sfruttamento dei bambini.

La campagna Stop Child Labour, promossa dal Cesvi e dal network europeo Alliance2015 con il sostegno della Commissione Europea, propone l’educazione come soluzione al drammatico problema dello sfruttamento del lavoro minorile, sostenendo che “la scuola è il miglior posto in cui lavorare”.

Nel Parco sarà inoltre allestita la mostra fotografica “Workers” di Cristina Francesconi: immagini in bianco e nero che mostrano la realtà del lavoro minorile, ma anche i sorrisi e i giochi dei bambini di tutto il mondo.

Per l’occasione il Parco Oltremare di Riccione mette a disposizione un coupon sconto di ingresso. Per ogni coupon presentato all’ingresso, il Parco donerà 5 euro alle Case del Sorriso del Cesvi in India. Il ricavato verrà utilizzato per acquistare materiale scolastico per i bambini ospiti delle strutture.

Da anni il Cesvi realizza progetti a sostegno dell’infanzia: le Case del Sorriso in India sono nate per fornire un ambiente sicuro e sano ai bambini orfani e ai ragazzi privati dei diritti di base come l’istruzione, il cibo e le cure sanitarie. Il progetto, fornendo un’opportunità concreta di istruzione, ha ridotto il tasso di minori impiegati nelle fabbriche di riso e di mattoni. Nella Casa del Sorriso i ragazzi, oltre a trovare i servizi necessari (parco giochi attrezzato, cucina con angolo pranzo, biblioteca, spazio studio, materiali scolastici e dormitori), ricevono cure mediche e seguono corsi base di inglese, informatica, arti marziali e educazione sanitaria.

Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), sono ancora 215 milioni i minori sfruttati nel mondo e la metà di questi è coinvolta nelle forme peggiori come lo sfruttamento sessuale e il traffico illegale. Anche in Italia la situazione è preoccupante: secondo l’ISTAT, 144.000 bambini tra i 7 e i 14 anni lavorano e di questi 31.500 sono da considerarsi veri e propri casi di sfruttamento. Per l’Ires – CGIL la cifra è di 400mila bambini.

Foto Alessandro Tosatto