Striscia di Gaza: in guerra si muore di sete e di fame

A Gaza 4 famiglie su 5 sono senza accesso a fonti idriche, 2.15 milioni di persone sono straziate dalla fame e quasi un milione con malattie legate alle scarse condizioni igieniche. «Urliamo a tutto il mondo che abbiamo un bisogno urgente di acqua per sopravvivere» è l’appello della popolazione. In questa drammatica situazione CESVI sta distribuendo acqua potabile, cibo salvavita e kit igienico-sanitari.

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Gaza: acqua potabile per la popolazione allo stremo

Dopo quasi 9 mesi dall’inizio della guerra tra Hamas e Israele la situazione non accenna a migliorare e la Striscia di Gaza si trova in una condizione drammatica di devastazione e disperazione. Il cibo manca in tutta la Striscia. Intere famiglie passano giorni interi senza mangiare nulla. A questo di aggiunge la mancanza di acqua con almeno 4 famiglie su 5 a Gaza che non hanno accesso a fonti idriche sicure.

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Palestina: il nostro intervento a due mesi dallo scoppio del conflitto

“Davanti a ciò che stiamo vedendo non ci sono parole, in ogni momento ho nella mente i volti di colleghi, amici e conoscenti di Gaza e i momenti di vita trascorsi insieme. I numeri della tragedia sono oltre alla capacità di immaginarsi cosa succede” racconta Simone Balboni, capo missione di CESVI in Palestina, che si trova a Gerusalemme e che, dall’inizio del conflitto, sta portando avanti, insieme allo staff locale tra le innumerevoli difficoltà, i progetti attivi per l’accesso all’acqua e la promozione dell’igiene e della salute e la programmazione di nuovi interventi, necessari per andare incontro ai bisogni urgenti della popolazione a causa dello scoppio del conflitto.

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