Grazie al suo negozio, Hibaaq ritrova la speranza per il futuro della sua famiglia

Hibaaq in her shop.

Come in molte altre regioni della Somalia, il distretto di Hobyo sta vivendo una situazione di criticità ormai da diversi anni. La costante minaccia della siccità e le infestazioni delle locuste del deserto hanno distrutto i pascoli della zona e hanno peggiorato notevolmente le condizioni del bestiame. Di conseguenza, molte famiglie sono state costrette ad abbandonare le campagne nella speranza di trovare una vita migliore nei villaggi principali. Inoltre, i lockdown imposti per controllare l’epidemia di COVID-19 e la nuova ondata di attacchi di Al-Shabaab – con la conseguente precaria sicurezza e instabilità politica – hanno ulteriormente ridotto le opportunità di sussistenza delle comunità locali.

In questo contesto difficile, vogliamo raccontarvi una storia di speranza e di rinascita che ha come protagonista Hibaaq, una giovane donna di 30 anni che vive nel piccolo villaggio di Galbarwaago. La sua famiglia viveva nelle campagne intorno al villaggio, ma è stata sfollata in seguito alla siccità del 2017. Prima della carestia, possedevano 52 capre e 8 cammelli. La siccità si è portata via tutto il loro bestiame, che era la colonna portante di tutta la famiglia. Con il latte delle loro capre e dei loro cammelli, la famiglia era in grado di sfamare i propri figli e di vendere ciò che rimaneva al mercato del villaggio. Sfortunatamente, hanno vissuto 2 anni molto difficili. “Mi vengono le lacrime agli occhi al ricordo della perdita dei nostri animali, ci hanno lasciati uno dopo l’altro. Non abbiamo perso solamente una nostra proprietà, erano parte della nostra famiglia. Mio marito ne ha sofferto più di tutti, è quasi impazzito. Per un anno ha sofferto di depressione e io non ero in grado di portare il cibo in tavola per la mia famiglia. Da quel momento mio marito si è ammalato ed ora è allettato”. Al momento, Hibaaq è l’unica persona in grado di provvedere economicamente per la sua famiglia di 9 persone, inclusi 6 bambini e sua madre, ormai anziana.

Attraverso il progetto Multisectoral humanitarian assistance in response to floods and consequences of prolonged drought in Somalia finanziato da AICS – l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo – Cesvi ha sviluppato diversi gruppi di associazioni di risparmio e prestito nei villaggi (VLSA) per supportare 40 donne con dei finanziamenti incrementali per avviare delle piccole attività. Grazie al supporto di Cesvi, Hibaaq è riuscita a portare avanti la sua attività, un piccolo negozio dove vende vestiti ed altri oggetti, unica fonte di reddito per tutta la sua famiglia. Facendo parte del progetto, ha infatti ricevuto diversi finanziamenti, attrezzature per il proprio negozio e soprattutto ha partecipato a delle formazioni mirate. “Senza l’aiuto di Cesvi, non so come avrei fatto a far sopravvivere la mia attività”. Grazie ai finanziamenti, è riuscita a ripagare i propri debiti e ad acquistare più attrezzature e merce per attrarre più clienti nel suo negozio. “Mi sento felice per il mio futuro”, dice Hibaaq. “Credo fermamente che il sostegno di Cesvi abbia salvato la mia attività; senza non saremmo sopravvissuti. Il mio negozio è la nostra unica fonte di reddito, la mia salvezza e quella della mia famiglia. Cesvi per noi è diventata speranza”, ha continuato.

Prima di prendere parte al progetto di Cesvi, Hibaaq e la sua famiglia potevano permettersi un solo pasto al giorno. Finalmente, adesso possono mangiare con regolarità e possono concentrarsi sull’educazione dei loro 6 figli. Inoltre, Hibaaq ha grandi piani per il futuro del suo negozio. Ha iniziato a risparmiare per migliorare e espandere la propria attività e spera che un giorno i suoi figli possano prendere in mano il negozio e continuare quello che lei ha iniziato per la propria famiglia.