L’empowerment delle donne a Cape Town

Testo di Matteo Manara, foto di Gianluigi Guercia

La Casa del Sorriso di Cesvi in Sudafrica è molto più di un semplice rifugio per giovani madri vittime di violenza e per i loro bambini: è un vero e proprio punto di riferimento per la comunità di Philippi (Cape Town), dove è ben conosciuto l’impegno pluriennale di Cesvi volto a favorire l’empowerment delle donne e a far sì allo stesso tempo che i loro diritti e la loro dignità non siano violati da fidanzati, compagni e mariti violenti. I due aspetti – quello dell’aiuto a donne che vivono situazioni drammatiche e quello della sensibilizzazione ed educazione della comunità – non avrebbero senso di esistere separati l’uno dall’altro. È per questo che periodicamente il cortile della Casa del Sorriso si anima di iniziative rivolte ad un pubblico più ampio rispetto a quello delle sole ospiti del momento.

Nel 2020 sono stati condotti, per esempio, numerosi incontri nell’ambito del progetto “What it means to make a man”, finanziato da Fondazione Zegna e finalizzato a mobilitare gli uomini come protagonisti della lotta contro la violenza di genere e tutte le forme di violenza contro le donne. Altri workshop hanno riguardato il Covid-19 e i modi per prevenire la sua diffusione. Si sono appena conclusi, invece, i 16 giorni di attivismo contro la violenza sulle donne e sui bambini che hanno avuto il via il giorno 25 novembre in occasione della connessa Giornata Mondiale.

Un punto di incontro fondamentale tra le due anime della Casa del Sorriso, quella che protegge le persone più fragili e quella che si occupa di tutta la comunità, è il programma “Women Wellness che viene offerto sia alle donne residenti nella Casa del Sorriso sia alle ex residenti che hanno già affrontato il loro percorso di riscatto e si sono ormai reintegrate in modo nuovo nella società. L’obiettivo di questo programma è quello di abilitare le donne ad una vita vissuta in sicurezza al di fuori dello spazio protetto “Casa del Sorriso” e di insegnare loro come usufruire dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio. Attraverso incontri, workshop ed eventi di sensibilizzazione realizzati in corrispondenza di giornate particolarmente significative vengono affrontati temi di rilevanza sociale, economica, sanitaria – spesso con l’ausilio ed il supporto della South African Human Rights Commission (SAHRC). Uno dei più recenti tra questi incontri si è svolto l’11 novembre e ha visto la partecipazione di più di 40 donne della comunità, alcune presenti con i loro bambini. Lo speaker Eugene Rapalane della SAHRC ha affrontato per loro in tale occasione importanti tematiche di tipo legale e giuridico.

Sono moltissime dunque le donne che beneficiano di quello che potremmo chiamare in italiano, in modo un po’ originale, “percorso benessere” (perché non ha nulla a che fare con le  terme e le SPA!): c’è Nosicelo, 35 anni, che è entrata in contatto con la Casa del Sorriso per proteggere la madre che subiva violenze dal compagno; c’è Ambeswa, 29 anni, che è riuscita a trovare un impiego come guardia di sicurezza grazie al corso proposto da Cesvi; c’è Veronica, 34 anni, moglie di un uomo drogato e alcoolizzato, che ha imparato a cucire grazie ad un corso finanziato da Cesvi nella scorsa estate e ora potrà cercare lavoro in fabbrica…

Donne protagoniste di storie di successo e di riscatto, che tu hai contribuito a scrivere e costruire e che Cesvi sta continuando a seguire con cura ed attenzione, conciliando giorno dopo giorno l’attenzione verso le nuove ospiti a quella rivolta alla comunità.