Zimbabwe: una strada per la libertà

Ad Harare, capitale dello Zimbabwe, le strade sono popolate da migliaia di bambini e ragazzi di strada, vittime ogni giorno di sfruttamento e abusi. Qui Cesvi ha una Casa del Sorriso dove bambini e ragazzi di strada possono essere accolti in un ambiente protetto che offre una possibilità concreta di salvezza e riscatto: un luogo in cui trovare cibo, cure mediche, servizi igienici e avere la possibilità di frequentare corsi di formazione e laboratori extrascolastici.

Tra i tanti ragazzi ospiti della Casa c’è Malaika, una giovane di diciannove anni costretta a vivere per strada in seguito alla morte del padre.

“Era mio padre a prendersi cura di me dopo il divorzio da mia madre. Quando è morto avevo 16 anni” racconta Malaika. “Dopo la sua morte sono stata affidata ad alcuni suoi parenti di Gokwe, che lavoravano nella produzione di cotone e mi hanno costretta ad abbandonare la scuola per lavorare nei campi, ma senza ricevere in cambio cibo a sufficienza per nutrirmi. Così ho deciso di scappare e non avendo un solo penny ho fatto l’autostop fino ad Harare. Vagabondando per le strade della capitale ho incontrato un gruppo di ragazze alle quali mi sono unita per far fronte alle difficoltà e ai pericoli della strada, tra cui gli innumerevoli abusi fisici ed emotivi subiti. Tra tutti i ragazzi che vivono per strada le ragazze sono quelle più a rischio: quasi tutte vengono stuprate, rischiando di contrarre malattie sessualmente trasmissibili o gravidanze indesiderate.

Insieme ci siamo fatte forza a vicenda; durante il giorno stavamo per strada cercando di guadagnare un po’ di soldi per mangiare e la sera ci ritrovavamo nei dintorni di un ristorante della periferia di Mbare che serve cibo per pochi soldi e di notte diventa punto di incontro per la gente” continua Malaika.

“Un giorno, mentre ero nei pressi del ristorante per cercare qualcosa da mangiare, ho conosciuto un ragazzo di strada che frequentava la Casa del Sorriso di Cesvi e che mi ha invitato ad andare con lui per visitare il centro in cerca di aiuto. Arrivata alla Casa del Sorriso ho provato immediatamente un senso di sollievo e felicità. Gli operatori Cesvi si sono presi cura di me fin da subito, offrendomi non solo un luogo sano dove dormire, ma anche tutta l’assistenza sanitaria di cui avevo bisogno perché ho scoperto di essere rimasta incinta”.

Sono grata a Cesvi per avermi dato l’opportunità di portare avanti questa gravidanza in modo salutare, facendomi ritrovare anche la forza per riprendere i miei studi nella speranza di tenere me e mio figlio lontani dalla strada” conclude Malaika con il sorriso.

Foto di copertina: Roger Lo Guarro